Ascoli. Altro che pace. L’Italia sta entrando in guerra a sostegno dell’Ucraina. E non soltanto con forniture militari ed assistenza, ma con truppe da inviare sul posto a combattere i russi. Lo conferma lo stesso premier Mario Draghi, che ha annunciato in Parlamento l’impiego di militari italiani sul fronte ucraino.
“Siamo pronti a contribuire con 1400 uomini e donne dell’Esercito, della Marina e dell’Aeronautica, e con ulteriori 2000 militari disponibili. Le forze saranno impiegate nell’area di responsabilita’ della Nato e non c’e’ nessuna autorizzazione implicita dell’attraversamento dei confini”. Poi il presidente del Consiglio, nell’informativa alla Camera sulla situazione in Ucraina ha aggiunto . “L’Italia e la Nato vogliono trasmettere un messaggio di unita’ e solidarieta’ alla causa ucraina e di difesa dell’architettura di sicurezza europea”. Quali conseguenze può avere sul nostro Paese questa scelta, e non solo in termini economici ?
Intanto sul campo infuria la battaglia. Carri armati russi sono già a Kiev, la capitale ucraina per cercare di conquistare la città. E’ chiaro che il presidente russo Putin, con il suo blitz krieg vuole arrivare subito ad un risultato : far cadere l’attuale Governo dell’Ucraina e sostituirlo con un altro più in linea con i propri interessi.