Macerata – A tre anni dalla prima uscita, e dopo poche ore dall’inizio del campionato del mondo, il Panathlon Club Macerata ospita al Centrale Plus Gianluca Mazzini, vicedirettore di Sport Mediaset, autore del libro “Qatar 2022 – Un mistero Mondiale” edito da Lupetti.
Nato a Milano, laureato in Scienze Politiche presso l’Università degli Studi di Milano e giornalista professionista, dopo aver lavorato molti anni a TeleMontecarlo come inviato speciale in Medio Oriente, seguendo il conflitto arabo/israeliano, ha la fortuna di collaborare con grandi direttori come Montanelli, Curzi e Fede. Grande appassionato di calcio e politica internazionale, negli anni si occupa di studiare il Qatar e la sua storia arrivando a pubblicare quello che è rimasto, al momento, l’unico libro italiano dedicato al contorno di un mondiale unico nella storia del calcio.
“Il libro giunto alla sua seconda edizione – afferma il giornalista di Sport Mediaset – presenta gli scandali per l’assegnazione della Fifa, l’arrivo di Neymar e di Messi al Psg, la sponsorizzazione dei club più prestigiosi, l’organizzazione di grandi eventi sportivi, la fine dell’embargo a cui è stato sottoposto l’Emirato dai paesi vicini a cominciare dall’Arabia Saudita, che ne ha minacciato la sopravvivenza. Cerca di capire, per prima cosa, come abbia fatto il ricchissimo Paese mediorientale a ottenere l’organizzazione del più importante evento calcistico vincendo la concorrenza di grandi potenze e convincendo la Fifa a rivoluzionare il calendario calcistico mondiale. L’assegnazione dei Mondiali 2018 e 2022 hanno contribuito a far saltare la poltrona di Sepp Blatter e Michel Platini, vertici del calcio planetario”.
Mazzini parte da lontano, spiega come un piccolo Stato tribale sia arrivato a essere una potenza mondiale in pochi decenni. Analizza come la capacità di sfruttare l’informazione e in particolar modo uno dei più importanti network del Pianeta, Al Jazeera, possa aver contribuito alla crescita di un territorio, nonostante le pesanti accuse di legami con il terrorismo. La scelta di investire pesantemente sullo sport e sui media come soft power e precisa strategia per promuovere e migliorare l’immagine dello Stato.
Tanti gli aspetti toccati durante l’intervista del Presidente del Panathlon Club Macerata Michele Spagnuolo al giornalista di Sport Mediaset. Particolarmente interessanti quelli legati alla costruzione di stadi avveniristici, con il corredo di polemiche legate alla sicurezza degli operai chiamati a costruire queste spettacolari cattedrali nel deserto, e ai rapporti sempre più stretti tra il Qatar e il nostro Paese. Ma anche le prospettive future del calcio nel Medio Oriente e le recenti manifestazioni dei giocatori iraniani a sostegno della povera Masha Amini e della nazionale tedesca in favore dei diritti LGBT.
Durante la serata non sono mancati riferimenti al divieto di bere alcolici negli stadi qatarini nonostante il contratto da 75 milioni di dollari tra Budweiser e Fifa, alla durata eccessiva dei tempi supplementari, alla possibile aggiudicazione dei mondiali di calcio del 2030 all’Arabia Saudita.
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