Roma.- L’Instituto Cervantes di Roma a luglio accoglie l’estate nella splendida cornice dei suoi incantevoli giardini proponendo Arena Cervantes in Musica.
Sabato 6 luglio alle 21 in programma il Concerto Rap Rurale di Bewis de la Rosa Amor más que nunca, una proposta giovane e fresca tutta da ballare, e venerdì 12 luglio sempre alle ore 21.00 la Musica antica del Gruppo Taracea con Akoé, un concerto fortemente innovativo perché la musica del XVI e XVII secolo sarà interpretata attraverso valenze contemporanee. Ingresso gratuito fino ad esaurimento posti.
Bewis de la Rosa presenta il suo primo album Amor más que nunca (Amore più che mai). Questo progetto di ricerca multiforme vuole proporre due assi di riflessione: l’amore da una parte e il mondo rurale dall’altra. Ecco perché è un vero e proprio concerto di RAP RURALE. L’universo scenico ha chiari riferimenti alla tradizione castigliana dove si intrecciano musica, danza e performance. Insieme al sound del produttore musicale G. Rams, si possono trovare elementi del rap, hip-hop, musica latina e folklore con testi ricchi di spunti di riflessione come il transfemminismo, la decrescita, la salute mentale. Bewis de la Rosa presenta una proposta artistica audace, fresca e coerente che invita al cambiamento in tutti i suoi aspetti.
Taracea nasce dall’idea di ricondurre al presente la musica antica e tradizionale, di interpretarla con gli strumenti e le idee di musicisti
radicati nella musica attuale e allo stesso tempo conoscitori della tradizione. Per secoli gran parte della musica europea si è diffusa
nello stesso modo in cui si diffondono i racconti e le leggende: per via orale, da un orecchio all’altro. Esistevano innumerevoli variazioni sullo stesso tema e ogni musicista adattava il racconto sonoro in base alla propria abilità, al proprio gusto e all’ambiente. Taracea vuole riprendere questo filo e attualizzare la musica antica.
Il repertorio di questo gruppo musicale proviene dall’Europa rinascimentale e barocca. Il loro primo album (Akoé, Alpha Classics 2020), accolto con ottime recensioni, è costituito da adattamenti di danze, canzoni e madrigali che lasciano ampio spazio all’improvvisazione e all’interazione tra i musicisti. È proprio questo il tratto distintivo del gruppo di musicisti che si esibirà in cui convergono molteplici tradizioni ed una tranquilla e vigorosa spinta innovativa.
Akoé in greco significa “ascoltare”: Taracea presenta un concerto fatto di gioielli del XVI e XVII secolo in cui musicisti di fama
internazionale esplorano liberamente nuovi percorsi nella musica antica utilizzando il contrabbasso e alcuni strumenti d’epoca come la vihuela, il traverso o il serpentón per ricreare la musica di Dowland, Del Encina o Desprez.
foto : Bewis de la Rosa