Macerata, per gli operatori balneari un ottima stagione estiva

Macerata A conclusione della stagione balneare, Confartigianato Imprese Macerata-Ascoli Piceno-Fermo ha avviato un’indagine approfondita tra gli operatori del territorio. Nel Maceratese è stato preso a riferimento un campione omogeneo di titolari di stabilimenti balneari nei tre Comuni costieri (Porto Recanati, Potenza Picena e Civitanova Marche).

Gli operatori si dicono soddisfatti dell’estate 2021, ma non sono mancate oggettive difficoltà. Specie a Porto Recanati, dove l’erosione della costa a Scossicci ha messo in ginocchio gli imprenditori, più che negli altri anni: tutti invocano un’azione risolutiva.

Sulla base di quanto registrato dal questionario distribuito, il 39% degli operatori valuta ottimo l’andamento turistico della stagione 2021 in rapporto al 2020, il 41% soddisfacente. Il 10% esprime un giudizio negativo, mentre un altro 10% non può fare confronti, essendo nuovo proprietario dell’attività. Un dinamismo che testimonia quindi interesse verso questo settore. Rispetto al 2020, il 40% degli intervistati vede un aumento del movimento sulla costa, un 40% lo giudica invece stabile.

Quanto alla durata media della permanenza del cliente, il 32% prenota i servizi della struttura per un mese, il 23% per una settimana e un 29% sceglie servizi giornalieri (con un 16% ancora non rilevato). La presenza mensile è legata per lo più a turisti abituali o a residenti in prossimità della costa, che hanno la seconda casa al mare.

Quest’ultimo dato caratterizza il territorio Maceratese e descrive come i balneari vedano il proprio come un servizio al residente e ad una comunità di prossimità. La strada verso un turismo a 360 gradi è ancora lunga. Infatti, viene registrata in prevalenza una clientela locale (o comunque marchigiana), con arrivi principalmente da Lombardia e Umbria. Gli umbri raggiungono soprattutto Civitanova Marche.

Le presenze straniere appaiono piuttosto costanti rispetto al 2020 (“a caldo” si ipotizza un 5% di incidenza), anche se la percezione è che il Covid 19 abbia frenato le partenze. Si attendono i dati ufficiali, ma sicuramente mancano all’appello gli arrivi dalla Russia, un mercato importante perché facoltoso e interessato a vivere un’esperienza “Made in Marche”. Meglio la presenza di inglesi e tedeschi.

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