Ascoli Piceno 23 ottobre.- Le Marche insieme alla Toscana e alle altre regioni dell’Italia centrale, per sviluppare un prodotto turistico comune basato sulla valorizzazione dei percorsi storici e culturali dei cinque “Cammini” religiosi presenti nell’area appenninica. E’ quanto prevede la Carta di Spineto ( dal nome dell’Abbazia toscana dove si è svolta nei giorni scorsi l’assemblea plenaria dei delegati delle regioni e dei 200 enti locali coinvolti nel progetto), che definisce le linee guida e i programmi concreti da attuare per mettere a profitto e in maniera coordinata il notevole potenziale di crescita economica rappresentato dagli antichi itinerari che i fedeli percorrevano nei secoli scorsi per motivi religiosi o anche solo per trasferirsi da una zona all’altra dell’Italia e dell’Europa. Puntando a investire i 20 milioni di euro che l’Unione Europea ha destinato a questo scopo, e ad attirare nelle regioni centrali – dal Lazio fino alla Liguria – almeno 100 mila nuovi visitatori , soprattutto stranieri .
I cinque Cammini interregionali “pilota” individuati a Spineto, nel convegno promosso dalla Regione Toscana e dall’Associazione Europea delle Vie Francigene, sono “I Cammini di Francesco”, la Via Clodia, la Via degli Dei, la Via Matildica del Volto e la Via Lauretana.
Della valorizzazione di quest’ultima, che da Loreto porta fino a Siena, dovrà occuparsi la Regione Marche. All’incontro nell’Abbazia senese dove si sono tenuti i lavori preparatori del progetto, l’Assessore al turismo delle Marche, Moreno Pieroni è intervenuto sul ruolo dell’associazionismo nello sviluppo dell’iniziativa, anche se lo ha fatto solo in videoconferenza. Mentre invece le altre regioni erano rappresentate in presenza ai più alti livelli, a cominciare dall’Assessore al turismo della Toscana Stefano Ciuoffo, dal vicepresidente dell’Umbria Fabio Paparelli e dall’Assessore regionale dell’Emilia-Romagna, Andrea Corsini. Ma tant’è. L’importante è che anche le Marche siano della partita, nonostante gli sforzi che il sistema regionale debba fare per partecipare al programma comune, visti i tanti problemi ancora presenti sul territorio. Alla due giorni di Spineto , nella quale si è discusso di governance, manutenzione, accoglienza e promozione, sono comunque intervenuti alcuni funzionari dell’ente, oltre a numerosi delegati di enti e Comuni di varie province marchigiane. E saranno proprio le Marche, ad ospitare la prossima assemblea plenaria degli aderenti alla Carta di Spineto.