Ancona 10 giugno.-Un protocollo di intesa per riattivare i servizi educativi, sociali e sociosanitari rimasti sospesi per la crisi Covid e dare risposte alle famiglie degli anziani, dei disabili, dei minori, delle persone con problemi di salute mentale e delle persone senza fissa dimora.
Il documento è stato sottoscritto questa mattina tra la Regione Marche, l’Alleanza delle cooperative Italiane Marche (Gianfranco Alleruzzo per Legacoop; Stefano Burattini per Agci; Massimo Stronati per Confcooperative Marche presenti a Palazzo Raffaello) e i rappresentati delle organizzazioni sindacali CGIL, CISl e UIL nel corso di una videoconferenza a cui hanno partecipato il presidente Luca Ceriscioli e il presidente di Anci Marche Maurizio Mangialardi anche lui in collegamento streaming.
“Sottolineo il valore dell’accordo – ha commentato il presidente Luca Ceriscioli – pensando ai soggetti che sono al centro della nostra azione nel documento: parliamo di anziani, di disabili, di persone con problemi e di infanzia. L’idea è che il rilancio del sistema dopo una crisi cosi grande, non si fa solo con il sostegno alla ripresa dell’economia in termini di aiuti alle imprese, ma anche accompagnando e sostenendo quel mondo dei servizi che si fa carico delle fragilità. Si tratta di una visione, di un modo di declinare il rilancio e lo sviluppo. Questi due aspetti devono andare avanti insieme. “
Il Protocollo prevede la salvaguardia della retribuzione dei lavoratori , con l’articolo 7 che mira proprio alla tutela salariale con il 100% della contribuzione. “Dobbiamo garantire i servizi- ha sottolineato il Presidente della Regione- garantire che il servizio sia nuovo e che ci siano le imprese preparate ad erogarlo. Uno sguardo quindi ampio, che parla di un bene per noi primario ed essenziale. “
Il testo è finalizzato alla collaborazione tra le parti che si impegnano a dare attuazione, a livello territoriale, all’articolo 48 del decreto legge 18/2020, creando le condizioni per provvedere rapidamente ai bisogni delle persone più fragili . I gestori dei servizi, che operano in convenzione, concessione o appalto, avvalendosi del personale disponibile già impiegato, anche dipendente da soggetti privati, assicurano la collaborazione attiva con gli Ambiti Territoriali Sociali (ATS) e, nel caso dei servizi sociosanitari, con ASUR. Agli Ambiti Territoriali un ruolo chiave, con la mappatura dello stato dei servizi sospesi o rimodulati a seguito delle disposizioni legate all’emergenza Covid-19 e la definizione dei criteri di priorità con cui riorganizzare i servizi e le attività stesse, anche in risposta a nuovi bisogni che emergono.
Il Protocollo d’Intesa dura fino al termine dell’emergenza epidemiologica da Covid-19.