Senigallia (Ancona) 22 gennaio. – Continua l’emorragia di fabbriche e posti di lavoro nelle Marche. Nel settore del legno-arredo, nel solo 2019 hanno chiuso l’attività altre 17 industrie. L’ultima è la Bigelli Marmi di Senigallia, che ha ottenuto dal Ministero la cassa integrazione dei 39 dipendenti rimasti, ma fino al 16 ottobre 2020. Un caso che conferma le grandi difficoltà del comparto storico dell’area pesarese, e che si aggiunge a quello di altri settori e distretti della regione. Alla cessazione di 17 aziende del legno, sono poi da aggiungere altre 79 dell’edilizia. Ma quest’ultimo ambito ormai non fa quasi più notizia, tanti sono gli anni che il declino è iniziato. Quanto al settore del mobile, la crisi riguarda imprese che nella maggior parte dei casi non possono esportare e quindi non riescono a superare il periodo complicato attuale.
Dichiara Daria Raffaeli, segretaria provinciale Fillea Cgil Ancona: “Dopo il fallimento della Bigelli Marmi Group il 10 ottobre del 2019, è stato lungo il percorso per salvaguardare il più possibile il personale rimasto in forza all’azienda: oggi, grazie alla collaborazione di tutti, si è riusciti ad ottenere un ammortizzatore sociale che offre ai lavoratori un congruo periodo per potersi ricollocare”. Eppoi prosegue : “In questo momento, in un mercato ancora fortemente in difficoltà, la presenza di tali ammortizzatori è fondamentale anche perchè nel territorio la crisi continua: è recente il fallimento della Decorlegno, azienda nel settore del legno di Casine di Ostra, avvenuto il 14/11/2019. La ricollocazione del personale è sempre più difficile in breve tempo e ammortizzatori come la Cassa integrazione straordinaria per cessazione permettono di avviare anche piani di politiche attive con il Centro dell’impiego, rivolte ai lavoratori stessi per riuscire a ricollocarli prima dell’accesso alla disoccupazione. ”