Marche, occupati cresciuti del 4,8%

Ancona. Una buona notizia. Nelle Marche crescono gli occupati. Nel primo trimestre del 2022, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, i marchigiani che lavorano sono 28.889 in più, di cui 17.651 uomini e 11.238 donne.

Una situazione, quella del mercato del lavoro marchigiano, che vede ridursi il numero dei disoccupati da 51.758 a 46.244 (- 5.514). Ma a diminuire sono soltanto i disoccupati maschi che scendono da 30.421 a 22.962 (-7.459) mentre le donne in cerca di lavoro aumentano da 21.237 a 23.282 (+1.945). In netto calo quelle che l’Istat chiama “forze di lavoro potenziali” ossia quelli che non cercano lavoro attivamente ma sarebbero disponibili a lavorare e quelli che il lavoro lo cercano ma non sono subito disponibili. In un anno si sono dimezzate, passando da 67.363 a 31.669 (-35.694 di cui 15.226 uomini e 20.468 donne). Lo affermano Cna e Confartigianato Marche che hanno elaborato i dati Istat.

“Ormai” commentano i presidenti di Cna Marche Paolo Silenzi e di Confartigianato Marche Emanuele Pepa“il problema non è tanto quello di trovare lavoro ma è diventato quello di trovare lavoratori. In certi settori manifatturieri oltre la metà di tecnici ed operai specializzati è considerato di difficile reperimento perché mancano le professionalità e molti non hanno una preparazione adeguata. Scontiamo la distanza tra domanda e offerta di lavoro che andrebbe affrontata attraverso politiche attive del lavoro da parte dei Centri per l’Impiego, in collaborazione con scuole e imprese.”

In crescita gli occupati dipendenti e indipendenti.  Lavoratori autonomi e partite Iva aumentano di 4.240 unità, pari al 3,0% ma crescono molto di più gli occupati dipendenti (+24.649 pari al 5,3%).

In termini assoluti, la crescita occupazionale è stata trainata dalle attività manifatturiere (+13.916 occupati) e dai servizi del commercio, dell’alloggio e della ristorazione (+15.352). Le costruzioni hanno incrementato l’occupazione di quasi 6mila unità in più rispetto allo scorso anno, con la crescita in termini percentuali più elevata (+21,6%). Sono risultati, invece, in deciso calo (-8mila) gli occupati nelle altre attività dei servizi.

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