Ascoli Piceno 31 agosto.- Un estate da record per il turismo di montagna nelle Marche. E per tutto il movimento economico e sociale collegato, specialmente nell’entroterra. Con alcuni casi di attività di accoglienza e ristorazione che hanno raddoppiato il loro fatturato medio del periodo.
Le limitazioni imposte dal Covid agli spostamenti al turismo balneare hanno spinto da giugno in poi, una buona parte di turisti e villeggianti locali ad evitare le spiagge super affollate e a rifugiarsi in luoghi molto più aperti e sicuri, come quelli collinari e montani dell’Appennino. Luoghi dalla bellezza ancora intatta, e dove si può trascorrere una vacanza anche breve all’insegna del benessere e della buona cucina di tradizione. Lo hanno capito e sperimentato singoli, coppie, famiglie italiane arrivate in particolare nell’area dei Monti Sibillini dalla Toscana, dalla Liguria, dal Veneto e dalla Lombardia. Facendo non solo respirare ma anche aumentare rispetto al passato, gli affari di molte imprese dell’ospitalità del comprensorio.
“Da giugno non abbiamo più un posto letto libero in struttura – conferma Silvio Antognozzi, titolare dell’agriturismo La Cittadella di Montemonaco (Ap) – ed anche il ristorante ha spesso tutti i coperti prenotati. Un anno boom che forse non molti si aspettavamo, e che oltre agli effetti del Covid sulla costa e nelle città è stato favorito anche da alcune scelte politiche azzeccate : mi riferisco in particolare – aggiunge Antognozzi – al Bonus vacanza promosso dalla Regione Marche, che è stato molto utile per i residenti delle province più vicine. ”
Sullo stesso pianto anche Peppe Cutini, proprietario dello storico ristorante di Comunanza “Da Roverino” : ” Ad agosto soprattutto abbiamo registrato un record di clienti, sia in albergo che nel locale di ristorazione. Ma tutta l’estate ha avuto un andamento molto positivo, grazie ai turisti arrivati da diverse regioni del Centro nord. Speriamo che non ci siano altri blocchi”.