Urbino. – Il grande regista Marco Bellocchio sarà insignito del titolo di Accademico d’onore dall’Accademia di Belle Arti di Urbino, e riceverà il Sigillo delle Arti: onorificenza creata congiuntamente da Accademia e dall’Università degli Studi Carlo Bo.
E quoeto per “la libera, originale, inventiva zona franca espressa nel cinema mondiale mediante l’inconfondibile prassi narrativa e rappresentativa che riassume la cifra polistilistica del suo cinema”.
Venerdì 24 maggio un’intera giornata sarà dedicata al Maestro del cinema d’autore italiano: nell’aula magna dell’Accademia di Belle Arti alle 10 è in programma la proiezione del film “Buongiorno, notte” (2003), una pellicola che racconta la prigione di Aldo Moro con un finale sorprendente. La cerimonia si terrà alle 15.30. Saranno la neo Presidente Maria Rosaria Valazzi, il Rettore Giorgio Calcagnini e il Direttore Luca Cesari a conferire le due onorificenze a Marco Bellocchio. Seguiranno gli interventi di Pierpaolo Loffreda, docente di Storia del cinema e di Teoria e metodo dei mass media, e Massimo Puliani, docente di Regia ed Estetica dei nuovi media.
“L’Accademia di Belle Arti di Urbino è estremamente onorata dalla presenza di Marco Bellocchio – ha commentato la Presidente dell’Accademia -. Potrà godere di un incontro cruciale per indirizzare verso orizzonti più ampi l’apprendere degli studenti; ne stimolerà lo spirito critico. Del resto il Sigillo delle Arti, che vede insieme Accademia e Università degli Studi, esperimento unico allo stato attuale, è stato pensato proprio per aprire le istituzioni universitarie verso contatti più stretti e fecondi con i grandi personaggi del nostro tempo”.
In precedenza il Sigillo delle Arti era stato, infatti, conferito a personalità internazionali delle arti e della cultura: Werner Herzog, Emilio Ambasz ed Emilio Isgrò.
Marco Bellocchio, il cui esordio risale al 1965 con il film “I pugni in tasca”, nella sua lunga carriera ha ricevuto innumerevoli premi. Nel 1967 si è aggiudicato il Leone d’argento per la regia alla Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia per il film “La Cina è vicina”.
Nel 1991 ha vinto l’Orso d’argento, gran premio della giuria al Festival internazionale del cinema di Berlino per il film “La condanna”. Nel 1999 è stato insignito con un premio d’onore per il contributo al cinema al Festival cinematografico internazionale di Mosca, mentre nel 2011 gli è stato conferito il Leone d’oro alla carriera alla Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia e nel 2021 ha ricevuto la Palma d’oro onoraria al Festival di Cannes. Il suo ultimo film “Rapito” è stato il più premiato dell’anno ai Nastri d’argento 2023, vincendo, tra gli altri, come Miglior film, Miglior regista e Migliore sceneggiatura.