Macerata.- Zubin Mehta, nonostante l’età non delude. Così come non deludono l’Orchestra e il Coro del Maggio Musicale Fiorentino, che ieri sera allo Sferisterio di Macerata hanno eseguito in maniera magistrale la Sinfonia n.9 in Re minore di Beethoven. Un’ ora di grande musica che in un crescendo di suoni, emozioni e potenza vocale ha incantato il vasto pubblico accorso al concerto di inaugurazione del MOF 2022.
Prima i tre movimenti puramente sinfonici e poi il quarto con il coro di 60 elementi che intona i versi dell’Inno alla gioia di Schiller, hanno testimoniato non solo della maestosità dell’opera corale composta da Beethoven – l’ultima del compositore, datata 1824 – ma anche della sapienza nella direzione di Zubin Mehta e dell’elegante interpretazione degli orchestrali del Maggio Fiorentino.
Con loro a rendere superba nella serata, l’esecuzione della Nona- uno dei capolavori della storia della musica, ritenuta simbolo di unità e fratellanza tra gli uomini – anche il prezioso contributo del soprano Mandy Fredrich, del mezzosoprano Marie Claude Chappuis, del tenore Al Glueckert e del baritono Florian Boesch. Anche se qualche presente ha voluto percepire nelle loro prova alcuni cali di tensione, noi crediamo che nel complesso lo spettacolo ha restituito al pubblico l’idea di quali vette artistiche può raggiungere l’uomo, nel suo anelito verso la bellezza universale e assoluta. E gli oltre dieci minuti di applausi finali, convinti e ripetuti lo hanno dimostrato.
Per il Macerata Opera Festival dunque un’ottimo avvio, che fa ben sperare per tutta la stagione lirica e i concerti previsti durante l’estate. Giovedi 21 luglio sul palco dello Sferisterio l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia diretta da Myung Whun Chung eseguirà altre due sinfonie di Beethoven, mentre venerdi 22 sarà la volta della prima opera in cartellone : Tosca di Giacomo Puccini.
Marco Traini