Ieri Giorgia Meloni ad Ancona, oggi Matteo Salvini in diverse città delle Marche per fare campagna elettorale in vista delle regionali di settembre. La destra forse ci crede e cala gli assi per sostenere il candidato presidente Francesco Acquaroli (Fratelli d’Italia) nella corsa a Palazzo Raffaello. La Meloni con il suo esponente all’Arco di Traiano, nel capoluogo dorico ha ringraziato gli alleati (Lega, Forza Italia e Udc), mentre Salvini ha detto oggi che il suo partito punta a diventare il primo nelle Marche. Mai forse come quest’anno il centrodestra puòavere qualche chance per scalzare il centrosinistra dalla guida della Regione. Ma occorre fare due considerazioni : dalle elezioni mancano ancora due mesi e mezzo almeno, un tempo sufficientemente lungo per verificare collegio per collegio se si troveranno le intese per i candidati consiglieri giusti di tutti gli alleati. Perchè in caso contrario la battaglia sarà più difficile del previsto, anche in un periodo che segnala un trend favorevole per il Carroccio e per Fratelli d’Italia. La seconda considerazione è che non bastano gli slogan per vincere sul territorio, borgo per borgo, paese per paese, città per città. Occorre presentare gli uomini giusti e i programmi giusti per ogni realtà, da quella a maggioranza di sinistra del centronord a quella a maggioranza di destra nel sud (Ascoli). In questo Mangialardi e la sua vasta rete di sindaci insediamenti stabilmente in molti centri grandi e piccoli può ancora dare battaglia e far dimenticare gli errori della gestione uscente. Ma dovrà forse cambiare metodo e passo, non pensando di sottovalutare l’avversario. Nel mezzo il Movimento 5Stelle, che è dato al 15 per cento e che può spostare molti consensi. Nelle prossime settimane la guerra elettorale si farà ancora più dura, e non si escludono delle sorprese.
Nella foto : Salvini a San Benedetto, con Marchetti, Latini e Antonini