Pesaro 18 dicembre.- “Il sindaco di Pesaro , quando parla di caos creato dal Decreto Salvini non solo dice il falso, ma parla solo per conto di quelle cooperative che hanno speculato per anni sul business dell’accoglienza e che ora si sentono minacciati nei propri affari”. Lo afferma, senza mezzi termini il responsabile regionale delle Lega, sen. Paolo Arrigoni, rispondendo all’attacco di Matteo Ricci ( foto) sul cosiddetto Decreto “Sicurezza”.
Il sindaco e neopresidente nazionale di Lega Autonomie , aveva dichiarato che con le nuove norme volute dal Ministro dell’Interno “ centinaia di richiedenti asilo si ritroveranno in strada, proprio per effetto dei tagli allo Sprar. E solo a Pesaro, ne usciranno subito 41.”
Per il sen. Arrigoni, si tratta di “bufale che Ricci sta facendo circolare per creare allarmismo e difendere una pessima gestione dell’accoglienza. Basti pensare che l’ultimo bando della Prefettura pesarese prevedeva una spesa di 14 milioni di euro per il mantenimento di circa 1500 presunti profughi solo nel locale territorio provinciale !”.
Poi aggiunge : “il sindaco dice il falso perché il Decreto Salvini non è retroattivo e le eventuali uscite dal sistema di accoglienza di soggetti con protezione umanitaria avvengono alla consegna del permesso di soggiorno con il quale l’immigrato può avviare il proprio percorso lavorativo; in secondo luogo perché se è vero che negli SPRAR non entreranno più i soggetti beneficiati dalla protezione umanitaria, chi già si trova negli SPRAR potrà rimanervi fino alla fine del progetto di integrazione a cui già partecipa!”.
Secondo Arrigoni inoltre, “le 41 persone di cui parla Ricci , non sono mai state accolte negli SPRAR, perché erano inserite nei CAS! Se sono state ‘cacciate’ da questi centri di accoglienza straordinaria è perché la loro domanda di protezione internazionale è stata prima respinta dalla Commissione Territoriale e poi anche dal tribunale. “
La polemica tra Partito Democratico e Lega, sul tema della gestione degli immigrati, si è fatta già rovente. Ma è sicuramente destinata a farsi ancora più pesante, considerato che a Pesaro è già iniziata la campagna elettorale per conquistare la maggioranza nel consiglio comunale, nella primavera 2019.
