Pesaro– Questa mattina, lungo la costa di Pesaro, è stato osservato un fenomeno insolito e affascinante. Roberto Malini, scrittore, attivista ambientale e appassionato di discipline naturalistiche, insieme all’artista e attivista Fabio Patronelli, durante una passeggiata sul litorale di ponente, hanno rilevato una lunga scia scura composta da milioni di formiche morte, estesa appena oltre il bagnasciuga. Fra i minuscoli corpi dei piccoli insetti vi erano sia formiche operaie che un numero sorprendente di formiche alate, suggerendo un fenomeno naturale complesso, ma di notevole rilievo biologico.
Malini e Patronelli hanno ipotizzato una combinazione di fattori per spiegare la loro osservazione diretta, suggerendo una teoria mista: da un lato, il maltempo caratterizzato da abbondanti precipitazioni che ha colpito la regione nei giorni scorsi, dall’altro, l’avvicinarsi di un volo nuziale tardivo di formiche alate.
Dopo un’estate eccezionalmente calda, connotata da siccità, il recente abbassamento delle temperature, accompagnato da precipitazioni abbondanti, ha creato le condizioni perfette per una serie di eventi naturali. “I fenomeni alluvionali che hanno travolto le colline e i boschi della zona,” ha spiegato Malini, “hanno verosimilmente spazzato via enormi formicai, spingendo milioni di formiche verso i fiumi, che le hanno poi trascinate fino al mare”.
Il mare, trasportando i corpi esanimi, ha lasciato sulla battigia un’immagine suggestiva e drammatica: una lunghissima distesa di formiche, apparentemente vittime di un disastro naturale. “È un’immagine che colpisce,” ha aggiunto Patronelli, “non solo per la sua vastità, ma anche per il messaggio implicito legato ai mutati equilibri naturali dovuti al cambiamento climatico”.
Se da un lato le alluvioni sembrano essere responsabili del trasporto di milioni di formiche operaie, la presenza di un gran numero di formiche alate suggerisce anche un altro evento naturale: un volo nuziale tardivo.
Il volo nuziale delle formiche avviene solitamente in primavera o in estate, quando le condizioni climatiche sono favorevoli, ma quest’anno, a causa di un’estate anomala, molte specie di formiche potrebbero aver ritardato il loro volo riproduttivo.