Montegranaro, in provincia di Fermo, è il comune più ricco delle Marche. E’ quanto emerge dall’analisi dei bilanci delle società di capitali regionali pubblicati nell’Annuario Economico delle Marche 2019-2020 di ESG89 Group. La cittadina calzaturiera è in testa alla classifica per il miglior rapporto tra abitanti e imprese attive sul territorio ( con fatturato superiore ad 1 milione di euro) che risultano in utile di esercizio. Dall’istantanea scattata dagli esperti, il comune di Montegranaro, guidato dal Sindaco Ediana Mancini ha registrato una percentuale di 0,63%. Su 12.900 abitanti sono ben 81 le società che hanno rispettato i valori di analisi. I settori più numerosi? Sono cuoio-pelle e commercio.
In seconda posizione il comune di Castelfidardo (Ancona): su 18.600 abitanti le società performanti sono risultate 101 con una percentuale dello 0,54%. In questo caso i comparti trainanti per numerosità risultano essere quelli manifatturieri per eccellenza: meccanica, gomma-plastica e elettronico.
Il terzo comune in classifica è Osimo, sempre nell’anconetano. Il comune guidato da Simone Pugnaloni che conta 34.900 abitanti ha registrato una percentuale dello 0,44% con 155 società performanti. In testa il comparto della meccanica, seguito dall’edilizia e dal commercio.
Pesaro è poi il primo comune fra le province marchigiane. Guidato da Matteo Ricci ha registrato una percentuale pari a 0,32% con 307 aziende performanti. Anche Pesaro annovera fra i settori più numerosi la meccanica, seguito da legno-arredamento e dal commercio. Il capoluogo di regione è molto sotto nella classifica con 265 società performanti e una percentuale di 0,26%. Ancona è caratterizzata dalla presenza prevalente di industrie della meccanica, del commercio e dei trasporti marittimi e aerei. Appena sotto appaiate Ascoli Piceno, Macerata e Fermo con un percentuale di 0,25%. Su Ascoli Piceno prevale la meccanica, su Fermo il comparto del cuoio-pelle e su Macerata il commercio.
<L’analisi sui bilanci d’esercizio delle società di capitali regionali – commenta Giovanni Giorgetti , Ceo di ESG89 Group – evidenzia due prerogative diffuse. La prima è legata ai comparti più performanti. La meccanica e il cuoio-pelle, in alcune aree della regione, sono i protagonisti assoluti per numerosità e risultati. Parlando della meccanica il settore considerato da sempre poco fashion e quindi slegato dalla comunicazione tradizionale e se vogliamo anche poco desiderato dai ragazzi in cerca di occupazione, sarà uno dei pochi, anche nelle Marche, che potrà assorbire forza lavoro.
Non pensiamo – prosegue Giorgetti – alle officine di un tempo, sporche di grasso e cupe ma ad attività dove con l’introduzione della tecnologia, dell’innovazione digitale, dei big data ci troviamo spesso di fronte a meravigliose industrie anche nella sub-fornitura, prevalentemente di piccole e medie dimensioni, ma con la capacità di entrare nella cosiddetta catena del valore e contribuire a penetrare nei mercati di mezzo mondo. Per il comparto cuoio-pelle, di contro, si è assistito negli ultimi anni ad un riposizionamento complessivo, con delle punte di diamante che hanno saputo, attraverso l’innovazione e il marketing digitale, posizionarsi sui mercati mondiali.”