Ancona, 24 novembre – “L’obbligo di indossare mascherine nella scuola primaria per tutta la durata delle attività scolastiche compromette salute, apprendimento ed equilibrio psicologico dei bambini. ” Lo sostengono per la Lega Marche l’assessore alla Cultura Giorgia Latini ed i consiglieri regionali Anna Menghi e Giorgio Cancellieri. Nei giorni scorsi l’assessore Latini ha sollecitato l’intervento del presidente del consiglio Giuseppe Conte a fronte dei “disagi crescenti che si registrano nelle aule, confermati dai dati, dalla cronaca e dal contatto diretto con le famiglie marchigiane e le loro organizzazioni”.
Gli esponenti della Lega citano anche l’intervento sull’argomento del Garante regionale dei diritti della Persona che, sollecitato dalla Garante dell’Infanzia e dell’Adolescenza di San Benedetto Donatella Forlini, ha richiesto un parere medico-specialistico sulla sussistenza o meno di rischi potenzialmente correlabili all’uso della mascherina per i bambini della scuola primaria. Il garante per l’infanzia della Liguria, invece, ha invitato l’Autorità Garante Nazionale ad intervenire.
“Il sacrificio che viene richiesto ai nostri ragazzi è immenso perché ne condiziona non solo la spontaneità in ogni espressione, fondamentale per lo sviluppo della personalità in età evolutiva, ma anche per il rischio di compromettere la salute psicofisica paradossalmente più del contagio che si vorrebbe evitare. Basti pensare al paradosso dei paradossi ovvero l’obbligo di mascherina anche nelle attività ludico sportive all’aperto e in quelle artistiche che si svolgevano già con tutte le cautele effettivamente necessarie – aggiungono Menghi e Cancellieri – Le opinioni contrastanti sull’efficacia e la necessità della mascherina in un contesto come quello scolastico, dove pochissimi sono stati i focolai già con le precedenti norme di sicurezza, inducono a nuove ed urgenti riflessioni. L’efficacia dell’igienizzazione delle mani e degli ambienti, del distanziamento tra i banchi e tutte le altre misure precauzionali attivate da scuole e famiglie fanno pensare che una revisione della norma sia possibile senza compromettere alcunché”.
foto : comune di casale monferrato