Non rischiate la vita, l’apnea non è un gioco

San Benedetto del Tronto (Ap) 22 agosto.-  “L’apnea non è un gioco”. Così il Presidente Raffaele Perrotta della Federazione Italiana Salvamento Acquatico (FISA) , che opera in tutta Italia, dopo gli ultimi  casi di ragazzi che hanno rischiato la vita a causa di gare di apnea tra amici.
Perrotta, da sempre è vicino a quelle che sono le tematiche inerenti il benessere e la tutela di tutti coloro che si avvicinano all’ambiente acquatico.
“ L’apnea- afferma  Perrotta-è una pratica che negli ultimi anni ha coinvolto sempre  un maggior numero di persone di entrambi i sessi. Si tratta di un arresto volontario della respirazione e può essere un affascinante viaggio dentro sé stessi se la si fa nel modo corretto. Ma va preparata attraverso specifici esercizi e non va improvvisata onde evitare problemi più o meno gravi. Mai praticare apnea da soli senza alcuna assistenza e mai eseguire un’ iperventilazione.”

Gli incidenti in acqua possono essere evitati con una maggiore consapevolezza ed attenzione.
I principali quadri clinici sono l’emottisi cioè l’emissione  di sangue dal tratto respiratorio con la tosse e la sincope. Il primo riguarda prevalentemente gli apneisti che fanno immersione ed i sub profondisti.
La sincope è più frequente e può interessare chiunque.
E’ caratterizzata da un’improvvisa e completa perdita di coscienza a seguito di anossia acuta cerebrale, dovuta all’arresto dell’attività circolatoria o respiratoria.
Si tratta di una situazione di estrema gravità, poiché porta rapidamente alla morte se non si interviene nell’immediato. L’apnea rappresenta una delle cause della sincope, che può essere provocata  da un bagno freddo dopo i pasti, durante dolori molto intensi, a seguito di una rapida ingestione di una bevanda ghiacciata
Il Presidente della FISA Perrotta auspica che  coloro che si accingono a praticare questa attività seguano corsi professionali svolti da persone altamente qualificate.

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