Nonna Peppina assolta. Non ha commesso abuso edilizio

Macerata 29 ottobre.- Nonna Peppina assolta. Non ha commesso abuso edilizio per aver costruito la casetta in legno a San Martino di Fiastra, nei primi mesi del 2017 per restare nel suo paese dopo che il sisma aveva danneggiato la sua casa. Lo ha deciso il tribunale di Macerata. La casetta, realizzata dalla figlia Gabriella Turchetti e dal genero Maurizio Borghetti, era ubicata in una zona sottoposta a vincolo paesaggistico e senza alcune autorizzazioni di legge. Per questo il Comune di Fiastra fu costretto ad emettere un ordinanza di sospensione dei lavori. Scoppiò un caso nazionale, con Salvini che cavalcò la vicenda ed andò più volte a trovare la donna, simbolo della lotta contro la burocrazia opprimente. L’opera ne frattempo era andata avanti e cosi si aprì un procedimento penale, con il Gip di Macerata che chiese e ottenne il sequestro del manufatto. Così Nonna Peppina, che oggi ha 97 anni fu costretta a lasciare il suo paese. Fino a che non venne approvata dal Parlamento una norma che in qualche modo sanava le costruzioni realizzate in emergenza per il terremoto. Da lì altri mesi per il dissequestro della casetta, e poi il ritorno di Giuseppa Fattori tra le sue amate montagne : era il 5 settembre 2018. Naturalmente poi il procedimento penale ha avuto il suo iter, fino alla sentenza che ha stabilito che non vi fu abuso edilizio. Un esito atteso questo, sia perchè era intervenuta la norma “Salva Peppina” sia perchè la famiglia ha pagato un ammenda di mille euro al Comune,  con la Soprintendenza che aveva dato il via libera. Abuso sanato e storia finita.

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