Amandola (Fm) ‒ Ad Amandola, nel contesto naturalistico dei Monti Sibillini, su un colle appena fuori il centro cittadino, sorge il Convento dei Frati Cappuccini, con annessa la Chiesa dedicata a san Bernardino da Siena. La presenza dei Cappuccini in loco risale a circa il 1540, ossia agli albori dell’Ordine religioso, nato proprio nelle Marche nel 1528. Dato il particolare legame con la Città di Amandola, il monaco benedettino Ruberval Monteiro da Silva ‒ di origine brasiliana, che ha già realizzato un significativo ciclo di affreschi nel coro e nella cappella interna del Monastero delle Benedettine della medesima Città ‒ ha affrescato l’intera parete di fondo della cappella seicentesca presente nell’orto del convento dei Cappuccini di Amandola, dopo che tale cappella era stata restaurata.
L’artista, attualmente docente a Roma presso il Pontificio Ateneo Sant’Anselmo, ha rappresentato la stigmatizzazione di san Francesco, cioè quanto accaduto sul monte della Verna nel 1224, allorché si manifestò nel corpo del Poverello d’Assisi le trafitture dei chiodi presenti nel corpo del Signore Gesù, il quale, in quest’evento, appare al Santo come un serafino alato e nello stesso tempo crocifisso. La realizzazione di questo tema iconografico da parte dell’artista pone in evidenza come san Francesco rappresenti l’alter Christus; la stigmatizzazione, infatti, è il compimento del processo di assimilazione a Cristo perseguito dal Santo assisiate dopo la sua conversione alla vita secondo il Vangelo.
I visitatori del Convento dei Cappuccini di Amandola potranno apprezzare, oltre alla bellezza della catena montuosa dei Sibillini, anche quest’affresco che va ad abbellire un luogo sacro di indubbio culturale e spirituale per tante persone, molte delle quali frequentatrici del vicino Santuario della Madonna dell’Ambro, sito in Montefortino.
Il compimento della raffigurazione artistica del benedettino brasiliano è stato reso possibile grazie al concreto sostegno della Fondazione della Cassa di Risparmio di Ascoli Piceno, alla quale la Provincia Picena (Marche) dei Frati Minori Cappuccini rivolge un cordiale ringraziamento.