Roma- “Vogliamo esprimere la nostra soddisfazione per l’approvazione, in Aula, dell’Ordine del Giorno di Fratelli d’Italia in merito all’ingresso nel nostro Paese dei cittadini vaccinati con il siero Sputnik”, affermano Lucia Albano, deputata marchigiana di Fratelli d’Italia e Emanuele Prisco, coordinatore regionale di Fratelli d’Italia per le Marche.
“Al momento, le persone straniere vaccinate con Sputnik non possono ottenere il Green Pass necessario per circolare in Italia perché vaccinati con un siero non ancora approvato dell’EMA. Questo limita l’arrivo dei turisti dalla Federazione Russa e dagli 80 Paesi che utilizzano questo siero. Turisti che, per l’economia della nostra Nazione, sono una risorsa fondamentale.
Il grande mercato russo
Il mercato russo comporta un impatto rilevante per il comparto turismo: i dati raccontano che quasi un milione e trecentomila russi hanno visitato l’Italia nel 2019, con un aumento di quasi il 70 per cento rispetto all’anno precedente.”
I grandi buyer russi non hanno potuto partecipare alla manifestazione Pitti Uomo, in programma dall’11 al 13 gennaio e tale constatazione ha messo in allarme molti imprenditori, come testimonia l’intervento del presidente della Camera di Commercio delle Marche, Gino Sabatini, che ha posto importanti considerazioni alle soglie della prossima edizione del MICAM, fondamentale per le aziende del calzaturiero e del settore moda, che vedono nella nazione sovietica un importante mercato di sbocco.
“Il governo italiano – aggiungono i deputati Fdi – ha prorogato l’intesa con la città di San Marino, che garantisce ai sammarinesi vaccinati con Sputnik di circolare nel territorio del nostro Paese con una certificazione verde equiparata a quella italiana.
Auspichiamo un’azione rapida del Governo utile a studiare delle formule che consentano il riconoscimento di questo siero ai fini del rilascio Green Pass, dando così l’opportunità ai cittadini stranieri vaccinati con Sputnik di recarsi in Italia, estendendo la menzionata intesa dei cittadini sammarinesi anche agli stranieri o permettendo accessi con utilizzo di tamponi antigenici rapidi o molecolari” concludono Albano e Prisco.