Omicidio Pamela. Oseghale interrogato in carcere ad Ascoli, nuove rivelazioni ?

Due ore di interrogatorio in carcere , oggi ad Ascoli Piceno per Innocent Oseghale il nigeriano che è rimasto l’unico dei sospettati ad essere ancora accusato dell’omicidio della 18enne Pamela Mastropietro. Ad ascoltare le sue dichiarazioni, espressamente richieste dai legali del 29enne, è stato il Procuratore di Macerata Giovanni Giorgio che conduce l’inchiesta sui tragici fatti del febbraio scorso. Al momento non è chiaro se Oseghale – che ha sempre affermato di essere innocente – abbia fatto nuove rivelazioni utili alle indagini o abbia coinvolto nella vicenda altri connazionali , come accaduto nelle settimane successive al suo arresto. Il 29enne nigeriano aveva ammesso nei mesi scorsi di aver ospitato Pamela nel suo appartamento di via Spalato, a Macerata fino al 30 gennaio e poi di essersi allontanato, ritrovandola poi morta e fatta a pezzi dentro due trolley. Nella casa al centro della inchiesta sembra siano transitati nelle stesse ore altri nigeriani , due dei quali indagati poi usciti dall’inchiesta. Ma molti aspetti del caso che ha sconvolto l’opinione pubblica locale e nazionale, un mese prima delle elezioni, devono essere ancora chiariti. Oseghale, spacciatore di droga seriale a Macerata, ha fatto tutto da solo o è stato aiutato ad uccidere, sembrare, nascondere e gettare nelle campagne di Pollenza il corpo di Pamela Mastropietro ? O il 29enne africano, che sicuramente ha fornito lo stupefacente alla ragazza fuggita da un comunità di recupero di Corridonia e poi l’ha ospitata per qualche tempo, è del tutto estraneo all’assassinio ?

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