Osimo (An).- L’acqua ricopre il 70% della superficie del globo ma se considerassimo il volume anziché la superficie l’acqua è solo un sottilissimo velo sul nostro pianeta. Non solo l’acqua è minima ma se consideriamo l’acqua dolce si riduce ulteriormente arrivando a rappresentare appena il 2,5% del totale e quella accessibile all’uomo appena lo 0,01%. Ecco perché l’acqua è una risorsa così rara quanto preziosa che va preservata in tutti i modi, i cambiamenti climatici stanno complicando ulteriormente le cose.
Di questo tema si è discusso ad Osimo su iniziativa del Movimento 5 Stelle, in un convegno dal titolo “Il Musone e la gestione dell’acqua risorsa essenziale della comunità”.
Dopo l’introduzione della consigliera Caterina Donia la candidata a sindaco Michela Glorio è intervenuta illustrando ai partecipanti le questioni relative al dissesto idreogeologico di Osimo e agli ultimi eventi calamitosi apparsi in particolare nella zona di Osimo Stazione.
“Sono in corso di programmazione e realizzazione le vasche di espansione che potrebbero risolvere in parte la problematica ma questa amministrazione – ha detto la Glorio- rendendosi conto dell’eccessiva cementificazione portata aventi dalle precedenti amministrazioni ha voluto drasticamente cambiare rotta attraverso la sensibile riduzione delle aree edificabili e la previsione tra l’altro di nuovi parchi urbani che andassero a mitigare il dissesto idrogeologico negli anni a venire.”
Sergio Foria, assessore comunale di Castelfidardo ha parlato della gestione della risorsa idrica nell’ambito di riferimento del Comune di Osimo.
“L’Ato3 è particolarmente frammentato con numerose società di gestione, questo complica la questione e non permette adeguati investimenti e politiche uniformi nella gestione dell’acqua. Nell’anno 2025 andranno a scadere le concessioni idriche e l’Ato sarà costretta a bandire una gara che aprirà la strada a società private che potrebbero accaparrarsi la gestione di questa preziosa risorsa.
Il Movimento 5 Stelle – ha aggiunto Foria- da sempre a favore dell’acqua pubblica sta lavorando incessantemente per scongiurare questo e ha trovato nella maggioranza dei comuni piena sintonia per la costituzione di una società in house interamente pubblica e controllata direttamente dai Comuni. La creazione di un’unica società, interamente pubblica, abbinata alla realizzazione di importanti investimenti, quali l’acquedotto del Nera e l’Anello dei Sibillini renderà il territorio in grado di affrontare tutte le sfide del futuro.”