San Benedetto del T. (Ap). Si annuncia una primavera di disagi e disservizi al Madonna del Soccorso di San Benedetto dove fino a maggio per potersi sottoporre a una Tac si dovrà raggiungere l’ospedale Mazzoni di Ascoli e stesso viaggio dovrà essere affrontato per acquistare dei medicinali presso la farmacia ospedaliera nel fine settimana.
Fino alla fine di aprile se si avrà bisogno della farmacia ospedaliera cittadina nella giornata del sabato si dovrà andare al Mazzoni. Tra l’altro il fine settimana è il momento in cui molti pazienti o i loro familiari non lavorano e quindi approfittano per acquisire i farmaci di cui hanno bisogno.
La farmacia del Madonna del Soccorso sarà aperta solo in orari infrasettimanali dalle 10.30 alle ore 12.30 creando difficoltà a molti cittadini. Inoltre alla farmacia dell’ospedale si rivolgono non solo i sambenedettesi ma anche i cittadini dei paesi limitrofi che fanno parte del nostro distretto. Senza dimenticare che la dispensazione dei farmaci direttamente dalle farmacie ospedaliere è rivolta a pazienti con patologie croniche, malattie rare e pazienti oncologici, quindi la fascia fragile della popolazione.
Il motivo di tutto questo? La carenza di personale. Infatti non sono stati rinnovati i contratti a tempo determinato a due magazzinieri e a due farmacisti specializzandi, non è stata sostituita una maternità e un farmacista è assente per motivi personali gravi. Rimane un unico professionista chiamato a provvedere oltre alla distribuzione dei farmaci all’interno della struttura ospedaliera anche alla distribuzione esterna con evidente carico di lavoro.
A fronte di una farmacia che chiude nel fine settimana c’è una Radiologia a mezzo servizio. Infatti fino alla fine di maggio chi dovrà sottoporsi a una Tac dovrà recarsi al Mazzoni di Ascoli. Il motivo sta nelle operazioni di smontaggio della vecchia Tac per poi proseguire con l’installazione del nuovo grande apparecchio acquistato con i fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza.
Questo comporterà una riorganizzazione della diagnostica. E’ stato predisposto un piano di recupero delle prestazioni che nei tre mesi non potranno essere fatte dalla Tac in smontaggio ma che erano già prenotate. Coloro che accedono al Pronto soccorso e i ricoverati potranno sottoporsi a Tac attraverso il macchinario presente al Pronto soccorso, per le prestazioni senza contrasto. Per coloro che invece dovranno effettuare la Tac con mezzo di contrasto l’unica soluzione è quella di raggiungere l’ospedale ascolano.
I disservizi al Madonna del Soccorso continuano a minare la garanzia di prestazioni verso i cittadini e sempre legati alla carenza di personale, oltre alla perdita di posti letto di cui mancano all’appello 23 oltre ai 12 di Urologia presenti solo sulla carta. Non a caso per venerdì 22 marzo dalle 11.30 alle14 è stato indetto lo sciopero generale da parte delle sigle Nursind e Usb.
Alessandra Clementi