Numana (An)– Nell’ambito del cartellone del Festival del Parco, mercoledì 29 giugno dalle ore 21 in piazza Miramare a Marcelli ci sarà una serata tutta dedicata al mare antistante il Monte Conero e quindi all’interno del Parco.
Attraverso due interventi andremo alla scoperta de “I Gioielli del Conero” grazie alle fotografie e alle esperienze subacquee vissute e raccontate dal fotografo Roberto Spinsante e poi ci dedicheremo ai mammiferi che quel mare lo vivono in collaborazione con il CRN. Grazie alla presenza dell’esperto Daniel Liveli il tema sarà “I mammiferi del nostro mare e le interazioni con la pesca. L’esperienza del progetto Life Delfi”.
Il progetto Life DELFI nasce dalla preoccupazione crescente all’interno della comunità scientifica internazionale per le interazioni dei cetacei con le attività di pesca professionale. In particolare, a preoccupare maggiormente è il frequente riscontro di segni di interazione con gli attrezzi da pesca sulle carcasse di delfini rinvenute in spiaggia o in mare. Ecco perchè Life DELFI si occupa di limitare al massimo l’interazione tra delfini e pescatori.
Il Parco del Conero detiene una varietà di habitat e di scenari naturali unici su tutto il versante Adriatico tra cui 1156 entità vegetali tra specie e sottospecie di cui 389 entità vegetali considerate rare o in pericolo di estinzione, 91 specie di piante esotiche, 34 specie di orchidee 101 famiglie di piante, 92 specie di uccelli nidificatori, 10 specie di rettili, 6 specie di anfibi, 26 specie di mammiferi, 470 specie di farfalle, 10.000 rapaci che ogni primavera sorvolano in Parco.
All’interno del Parco sono state individuate tre zone speciali di conservazione e una zona di protezione speciale che fanno parte delle Rete Natura 2000 delle Marche. Nei fondali antistanti il lungomare vive oltre al Mosciolo Selvatico di Portonovo, presidio Slow Food, centinaia di altre specie, tra cui i colorati nudibranchi. Sono bastati poi pochi anni alla vitalità del mare per trasformare il relitto di una nave da trasporto la “Nicole”, affondata il 26 gennaio 2003 di fronte al Conero, 2 miglia a largo di Numana in una ricca oasi di forme e colori a 12 metri di profondità.