Pavimentazione Piazza Arringo, “Ascolto e Partecipazione” critica il sindaco di Ascoli

Ascoli Piceno .- “La Democrazia Partecipativa è un modello in cui la partecipazione è assunta quale metodo di governo della cosa pubblica, in base a criteri di inclusione, collaborazione e stabilità del confronto fra istituzioni e società civile. Un concetto, o meglio, un principio che potrebbe essere spiegato più adeguatamente al sindaco Fioravanti dal professore da egli menzionato al termine del Consiglio Comunale dello scorso 3 marzo senza citarne il nome (che pretendiamo di sapere), a titolo completamente gratuito e non a 20.000,00 euro al mese come da lui affermato con superficialità.” Lo affermano in una nota gli esponenti del comitato Ascolto e Partecipazione.

“Come annunciato nella seduta del succitato Consiglio Comunale e pubblicato sulla sua pagina Facebook – sostengono dal comitato – il giorno antecedente la Pasqua il sindaco ha annunciato la volontà di dare avvio al progetto per rifare nuovamente la pavimentazione di Piazza Arringo con rimodulazione dei fondi ITI che, tradotto, vuol dire che una parte di quei fondi vengono tolti da una destinazione
iniziale e indirizzati ad una completamente nuova.  Sulle ali dell’entusiasmo il sindaco, con un post (non supportato da atti amministrativi), ha invitato la cittadinanza ad inviare “idee e proposte” ad un indirizzo e-mail entro il 9 Aprile
prossimo nell’ottica di una larga partecipazione e condivisione del progetto (di sole parole). ”

Per gli esponenti di Ascolto e Partecipazione “Fioravanti tiene molto ad affermare nelle sedi istituzionali che “un’amministrazione deve parlare per atti” che, in relazione a questo nuovo progetto spuntato dal niente, semplicemente non esistono. Non c’è nessuna delibera di giunta, nessuna determina dirigenziale, nessun capitolato d’opera di massima. Il nulla assoluto! Su questo nulla, tuttavia, si chiede alla cittadinanza in soli sette giorni, di cui quattro lavorativi, di far pervenire idee e proposte.  Parlare di sostituire il pavimento di una piazza, peraltro posato ex novo non tantissimi anni fa, senza dire una parola sul costo complessivo, sull’inizio dei lavori e sulla durata degli stessi è davvero un mistero imperscrutabile. I cittadini cosa possono proporre di diverso ed alternativo su un progetto
inesistente e del quale nessuno sente l’esigenza?”

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