Ancona – Inserimento in bilancio dei ristori a copertura dei maggiori oneri sostenuti nel 2021 dagli enti gestori delle Residenze sanitarie assistenziali a causa della pandemia da Covid-19 e riparametrazione del contributo per ospite in base all’indice Istat relativo al costo della vita.
A chiederlo sono i consiglieri regionali del Partito Democratico Maurizio Mangialardi e Antonio Mastrovincenzo attraverso una mozione depositata all’Assemblea Legislativa delle Marche e sottoscritta da tutto il gruppo dem.
“La giunta regionale – affermano i consiglieri – è indifferente di fronte alla drammatica situazione degli enti gestori delle Residenze sanitarie assistenziali, messi in ginocchio negli ultimi due anni dai maggiori oneri dovuti alla necessità di fronteggiare l’emergenza sanitaria, i quali hanno prodotto una situazione di indebitamento che rischia di pregiudicare la qualità dei servizi, quando non la capacità stessa di erogarli. Un quadro in cui si inseriscono, aggravandolo, due fattori strutturali: gli importi medi delle pensioni marchigiane, di gran lunga inferiori a quelli nazionali e quindi sempre più insufficienti a sostenere le rette, e l’inadeguatezza del contributo regionale alle Rsa, ormai fermo da quasi vent’anni alla cifra di 33 euro per ospite”.
“Dunque – spiegano i due consiglieri del Pd – chiediamo che l’Assemblea Legislativa delle Marche impegni la giunta regionale su due proposte ben precise. La prima l’erogazione, per le annualità 2021 e 2022, di un contributo straordinario agli enti gestori delle Rsa, almeno pari a quello concesso per il 2020 a temporaneo ristoro delle maggiori spese sostenute a causa del Covid. La seconda l’adeguamento, già a partire dal prossimo bilancio di previsione, del contributo regionale agli enti gestori delle Rsa sulla base dell’indice di rivalutazione Istat relativo all’assegno di mantenimento, portandolo almeno alla cifra di 45 euro al giorno, in linea con le altre regioni del centro-nord”.