Pd Marche, il programma dei 5 segretari. Ma la battaglia è aperta

Ancona.- ” Dobbiamo stare vicini alle persone, quindi ai loro problemi. Lavoro stabile, sicuro e adeguatamente pagato, sanità pubblica vicina alle persone, accesso all’istruzione e scuole sicure e all’avanguardia, diritto alla casa, assistenza ai più fragili, lotta alle diseguaglianze e alle discriminazioni: devono essere queste le basi su cui costruire il nostro progetto di Partito del domani.” E’ in sintesi il programma dei 5 segretari provinciali del Partito Democratico delle Marche, che chiedono un rinnovamento della classe dirigente della forza politica in vista del congresso regionale e poi nazionale.

Un programma di sinistra che chiaramente negli ultimi anni non è stato quello della direzione nazionale dei Dem, che è sembrato all’elettorato progressista molto più vicino ai desiderata della Commissione europea e della finanza – tagli in tutti i settori pubblici e abbandono delle fascie deboli – che non alle esigenze del popolo e delle piccole imprese artigiane e non. Fino ad arrivare alla disfatta delle ultime Politiche e al travaso di voti verso il Movimento 5Stelle, dato per morto da alcuni ma invece più presente che mai ( e con consensi in aumento grazie soprattutto alla figura di Conte). Ma tant’è. Forse qualcuno nel Pd se n’è accorto.

“Immaginiamo un Partito che riesca a mettere le persone che vivono i loro problemi a fianco di esperti e di amministratori competenti per costruire insieme le proposte concrete da portare avanti. Troppo spesso – aggiungono Ameli, Tiberi, Gentili, Bellomaria e Perugini -abbiamo costruito in ritardo le nostre proposte. Per questo proponiamo un Partito chiaro nel linguaggio e nei contenuti. Dobbiamo riscoprire la capacità di farci capire da tutti, ritrovare un linguaggio che ci permetta di parlare di temi complessi in modo semplice e diretto.  Chiari devono essere anche i nostri contenuti e – ancor più – i nostri valori. Vogliamo che le persone non abbiano problemi a capire chi siamo, cosa proponiamo e cosa facciamo.”

Michele Franchi

L’iniziativa dei 5 segretari provinciali che si sono autocandidati alla guida del partito, è stata ben accolta da molti amministratori del centrosinistra, soprattutto nell’Ascolano. Il dibattito è aperto. Ora bisognerà vedere che evolverà la situazione a livello locale e regionale. Tutti i maggiori sindaci del nord delle Marche ( Ricci, Mancinelli) , consiglieri regionali e “vecchia guardia” ad esempio si sono già schierati con Stefano Bonaccini, presidente dell’Emila Romagna e candidato alla segreteria nazionale del Pd. Ne sottolineano la competenza e l’esperienza amministrativa. Ma altri più giovani no. E’ il caso del sindaco di Arquata del Tronto, Michele Franchi che ha ricevuto e promosso un assemblea pubblica con la giovane Ely Schlein, “concorrente” di Bonaccini. Un gioco delle parti ? Un modo per rilanciare l’immagine del partito ? Non lo sappiamo. Di certo il popolo della sinistra, candidati a parte vuole un cambio di indirizzo politico concreto rispetto al recente passato.              mt

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