San Benedetto del Tronto (Ap).- “Ad oggi per chi non avesse ben chiara la situazione, esiste solo una figura che è sostenuta dal PD, Articolo Uno e Nos, e che corrisponde a una donna dal profilo civico e indipendente, la dottoressa Aurora Bottiglieri.” Lo ribadisce in una nota il segretario comunale dei Dem di San Benedetto, Claudio Benigni, in relazione alla candidature a sindaco per le elezioni amministrative in programma in autunno. Questo forse per chiarire i rapporti con il Movimento 5Stelle, che ha il suo candidato in Serafino Angelini e sta continuando un dialogo difficile con Pd e alleati, ma anche rispetto a Paolo Canducci, dei Verdi che ha sollecitato più volte le primarie del centrosinistra ed ora sembra deciso a correre da solo con alcune liste civiche
“Il Partito Democratico fin dallo scorso 7 novembre – spiega Benigni – ha intrapreso un percorso lungo e a tratti faticoso con l’obiettivo di formare una coalizione che fosse la più larga e coesa possibile, partendo da un contesto di disgregazione durato cinque anni. Otto mesi di tavoli, assemblee e trattative con il fine di definire un programma comune e quindi di ricercare un candidato sindaco condiviso dall’intera coalizione. Un obiettivo senza dubbio difficile e ambizioso.
Rispetto a quel tavolo – aggiunge – qualcuno lo abbandonò, altri lo respinsero, ma quelli che si sedettero sono ancora lì, disponibili al dialogo con tutti. Ed il Partito Democratico, lo voglio ricordare, è stata l’unica formazione politica che con grande senso di responsabilità ha fatto fare un passo indietro al proprio candidato di bandiera, seppur nominato con il 98% di consensi.
Espletata la fase delle consultazioni siamo arrivati a questa decisione, certo sofferta ma votata in maniera unanime e in piena autonomia dall’assemblea comunale, sia perché abbiamo ritenuto che i personalismi non avrebbero favorito l’unità, sia perché, dopo una stagione divisiva come quella vissuta, una figura terza sarebbe risultata più inclusiva di una candidato del PD. Un passo indietro scevro da logiche personalistiche o politiche che purtroppo, non è stato preso in considerazione da nessuno degli altri candidati, i quali neppure hanno mai proposto soluzioni alternative su cui convergere, nonostante fosse stato esplicitamente chiesto.”
Dunque da qui la riaffermazione della candidatura esterna ai partiti ma di area progressista, nella figura di Aurora Bottiglieri.