Ancona .- Il PdF Marche, nella persona del suo Coordinatore regionale Fabio Sebastianelli, sottoscrive le recenti dichiarazioni di Mario Adinolfi, Presidente nazionale del Popolo della Famiglia rivolte al cantante Fedez. Adinolfi ha di recente affermato sui social come il referendum promosso da Marco Cappato e rilanciato da Fedez sia un’iniziativa sbagliata.
Dichiara Sebastianelli: “Come precisa Adinolfi, Fedez propaganda l’iniziativa, figlia della cultura della morte, senza spiegare ai suoi followers che l’eutanasia non può essere introdotta per referendum e che il quesito sarà rigettato dalla Corte Costituzionale”.
Prosegue la dichiarazione di Adinolfi: “Fedez sta facendo firmare per l’abolizione delle pene dell’art. 579 del codice penale sull’omicidio di consenziente. Questo è inaccettabile e dunque, non essendo autoapplicativo, il quesito sarà certamente rigettato”.
Fedez, per tutta risposta, ha invitato Adinolfi a limitarsi a pregare, affermando che i vescovi non avrebbero titolo per esprimere un qualsivoglia parere, quasi non fossero anch’essi cittadini italiani a pieno titolo.
“In altri termini – dichiara Sebastianelli – Fedez vorrebbe una Chiesa muta. È evidente che accanto alla voce della Chiesa si leva solo quella del Popolo della Famiglia che esiste proprio per difendere la vita in tutte le sue fasi, dal concepimento alla fine naturale. Anche nelle Marche continueremo a batterci per ribadire il primato della vita a fronte di una cultura che tenta di colpire i più deboli ed emarginati quasi fossero un peso per la collettività. “
Sostiene dal canto suo Andrea Quaglietti, coordinatore provinciale del PDF per Ascoli Piceno: “Il Popolo della Famiglia è il partito della vita, ci opponiamo fermamente alla cultura della morte. Per questo spingeremo anche perchè vengano potenziati i CAV e sosterremo sempre la Chiesa e i Vescovi nella difesa dei principi non negoziabili. Alle prossime amministrative di San Benedetto saremo presenti con un programma ricco di proposte concrete e praticabili per cambiare rotta e far rinascere il Paese, cominciando proprio dalla città più premiata delle Marche”.