Pellegrini sulle orme di San Michele Arcangelo

Loreto (An).- Il 9 aprile si inaugura presso il Bastione Sangallo di Loreto la mostra Sulle orme di san Michele Arcangelo. Pellegrini e devoti nell’arte da Crivelli a Caravaggio.  Un percorso espositivo itinerante a cura di Stefano Papetti promosso dalla Regione Marche e dai Comuni di Loreto, Ascoli Piceno e Senigallia che ospiteranno le tre tappe della mostra e realizzato da Artifex International.

I pellegrini ed i devoti che in grande numero percorrevano gli itinerari di fede europei sono stati più volte rappresentati dagli artisti che ne hanno messo in evidenza le particolarità dell’abbigliamento, con i segni caratteristici dell’avvenuto pellegrinaggio che consentiva di riconoscerli. I santi invocati durante il percorso, come san Rocco e san Giacomo maggiore, venivano dunque effigiati dagli artisti con le vesti tipiche dei pellegrini al pari dei santi che nel Medioevo avevano portato la parola di Cristo in luoghi lontani e pericolosi, come san Giacomo della Marca raffigurato sempre con il bordone.

Loreto, dove  inizia questo percorso espositivo, il santuario mariano venne riconosciuto nel 1520 come centro di pellegrinaggio universale al pari di Gerusalemme, Roma e Santiago di Compostela, richiamando così fedeli da tutto il mondo.

La mostra ospita per la maggior parte di opere provenienti dalle collezioni civiche marchigiane, dove non mancano capolavori di autori come Antonio da Fabriano, Carlo CrivelliPietro AlamannoGuercinoFrancesco Guerrieri, Pietro Liberi e Ferdinand Voet  che tra il XV e il XVII secolo hanno testimoniato questo fenomeno di culto, dedicando le rappresentazioni soprattutto a san Giacomo Maggiore e san Rocco, patroni dei pellegrini, e illustrando l’abbigliamento tipico dei devoti sia prima che dopo il periodo della Controriforma.

Spiega Francesca Carli, Assessore alla cultura del Comune di Loreto: “Quando è stato proposto alla Città di Loreto di accogliere la prima tappa di questa magnifica esposizione, come Amministrazione e come Assessorato alla Cultura abbiamo abbracciato con entusiasmo l’idea. In questo momento storico in cui ci stiamo lasciando alle spalle gli anni difficili della pandemia, abbiamo deciso di guardare avanti scommettendo, ancora una volta, nella bellezza e nella cultura. Abbiamo creduto in questo progetto che crea una sinergia forte tra tre importanti città, una vera e propria ‘rete’ culturale’ grazie alla quale l’esperienza di questo evento si moltiplica, letteralmente, nello spazio e nel tempo. È così che si condivide la cultura, è così che la si può rendere un veicolo reale di promozione dei luoghi e di crescita.

Ad Ascoli Piceno la mostra sarà caratterizzata da un focus di approfondimento legato alla devozione territoriale, in omaggio al culto micaelico presente fin dal tempo dei Longobardi: saranno esposti importanti dipinti, oreficerie e sculture medievali, rinascimentali e barocche che testimoniano la devozione popolare verso la figura di san Michele Arcangelo. L’itinerario, che partendo da Mont Saint-Michel passa in Piemonte per la Sacra di san Michele e giunge sino al santuario di san Michele Arcangelo nel Gargano, tocca infatti anche la città di Ascoli ed il territorio Piceno, come attestano vari edifici di culto medievali dedicati all’angelo guerriero.

La persistenza nelle Marche meridionali del culto micaelico è testimoniata anche dall’opera del maggiore artista piceno del Novecento, Osvaldo Licini, che a partire dalla tela del 1919 intitolata “Arcangelo” – che sarà esposta in mostra – si è dedicato ad approfondire questo tema sino ad elaborare le celeberrime icone degli Angeli Ribelli che riassumono in loro il contrasto fra il Bene e il Male.

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