Pesaro.- Inizia sabato 19 giugno la 57esima Mostra Internazionale del Nuovo Cinema che avrà luogo a Pesaro fino a sabato 26. Un’edizione che si svolgerà tutta in presenza grazie all’esperienza maturata lo scorso anno. Un concetto riaffermato anche oggi nella conferenza stampa di presentazione del festival , alla quale hanno partecipato il direttore artistico Pedro Armocida, il presidente del Comitato scientifico e co-fondatore della Mostra Bruno Torri, il vicesindaco e presidente della Fondazione Pesaro Nuovo Cinema Daniele Vimini e il sindaco di Pesaro Matteo Ricci.
Bruno Torri ha subito sottolineato come “il festival di Pesaro è sorto con il lodevole proposito di studiare, sviluppare e potenziare un cinema nuovo. E anche quest’anno ci saranno cinema, film, discussioni e molto altro”. “Questo è l’obiettivo della Mostra”, ha ribadito il direttore Pedro Armocida, che ha spiegato come il ricco programma di quest’anno “valorizza esperimenti, ricerca di stile e di linguaggio”.
Il vicesindaco Vimini ha invece riaffermato l’importanza della Mostra per il panorama culturale nazionale e per la città stessa: “è un festival che ha saputo ‘cucirsi’ addosso alla città e ai suoi spazi più significativi (da Palazzo Gradari al Teatro Sperimentale, da Piazza del Popolo al Centro Arti Visive Pescheria, il rinnovato Cinema Astra, lo spaziobianco’, ecc.): legare la forza del cinema a questi luoghi è stato un grande merito della Mostra”. Ha chiuso la conferenza stampa l’intervento del sindaco Matteo Ricci affermando che “Pesaro vuole puntare sempre più sulla cultura e lo dimostra la sua candidatura a capitale italiana della cultura 2024, un traguardo per raggiungere il quale la Mostra del Nuovo Cinema è una tappa fondamentale.”
Ricchissima l’offerta, a partire dalla sezione principale, il Concorso Pesaro Nuovo Cinema – Premio Lino Miccichè, che continua la piccola rivoluzione dello scorso anno con 16 opere di tutti i formati, senza barriere d’età, di durata, di ‘genere’. Non da meno saranno le altre sezioni, così come numerose sono le novità, a cominciare dal concorso per videoclip italiani Vedomusica e lo spazio dedicato ai più piccoli, il Pesaro Film Festival Circus. La Mostra rimane un luogo libero di condivisione e d’incontro, con proiezioni accessibili a tutti, ma per rispettare tutte le normative di sicurezza anche quest’anno sarà necessario prenotare gratuitamente il proprio posto sulla piattaforma DICE (Clicca qui per prenotare).
La 57esima edizione si aprirà ufficialmente il 19 giugno in Piazza del Popolo (alle 21.00) continuando la tradizione di inaugurare la Mostra con un grande classico del cinema hollywoodiano d’autore. Dopo opere come Hollywood Party e The Blues Brothers, quest’anno è la volta di I predatori dell’arca perduta di Steven Spielberg, nel quarantennale dell’uscita nelle sale statunitensi. A presentare il primo capitolo della saga di Indiana Jones sarà un fan d’eccezione: il regista Gabriele Mainetti (Lo chiamavano Jeeg Robot).
Prende il via domani anche un’altra delle principali sezioni della Mostra, l’Evento speciale sul cinema italiano, dedicato quest’anno a Liliana Cavani, una delle maggiori registe italiane ed europee, a cui il festival rende omaggio con una pubblicazione, una tavola rotonda e la proiezioni di tutti i suoi film per il cinema. Si inizia sabato alle 21.00 al Teatro Sperimentale con Francesco d’Assisi, per proseguire poi nella stessa sala domenica con Galileo (15.00) e I cannibali (21.00) e, lunedì, con Milarepa (21.00).
Sempre sabato viene inaugurato anche un altro spazio del festival, ovvero il Cinema in spiaggia (ogni sera alle 21.30, ai Bagni Agata di Pesaro), per godere in riva al mare – e in pellicole 35mm – di una programmazione completamente dedicata alla grande Giulietta Masina, di cui quest’anno ricorre il centenario della nascita. Sarà l’occasione per ripercorrere la carriera di una straordinaria attrice, sia nelle storiche collaborazioni con Federico Fellini, sia nelle sue altre celebri interpretazioni: si inizia infatti domani con Luci del varietà (co-regia di Fellini e Lattuada), per proseguire poi nei due giorni successivi con Senza pietà di Alberto Lattuada e Nella città l’inferno di Renato Castellani.
Da sabato, e per tutta la durata del festival, sarà inoltre possibile accedere allo spaziobianco, una nuova sala inaugurata nella scorsa edizione e dedicata al mondo della (video)arte e della fotografia. La sala, in Via Zongo 45, ospiterà quest’anno l’installazione e le proiezioni dei lavori di Morgan Menegazzo e Mariachiara Pernisa, in un progetto curato da Mauro Santini, la cui inaugurazione “ufficiale” si terrà martedì 22 alle 19.
L’evento di punta della programmazione di domenica 20 è invece il “Concerto muto” di N.A.I.P., in Piazza del Popolo dalle ore 21.00. Ad aprire la serata musicale sarà il primo dei sei finalisti di Vedomusica, il nuovo concorso dedicato ai migliori videoclip italiani dell’anno che saranno presentati sempre in Piazza del Popolo prima delle proiezioni serali (21.30 circa). La sezione prende formalmente il via domenica con È bello perdersi degli Extraliscio, alla presenza della regista Elisabetta Sgarbi, e proseguirà lunedì con Inuyasha di Mahmood, diretto da Simone Rovellini.
Altro evento domenicale è la cerimonia omaggio al grande scenografo pesarese Bruno Cesari, la cui famiglia, rappresentata dalla vedova Laura Curreli, ha deciso di donare tutti i premi vinti nella sua lunga carriera alla città di Pesaro, compreso l’Oscar ricevuto per L’ultimo Imperatore che sarà perciò proiettato alle 17 al Teatro Sperimentale, dove verrà esposta e conservata anche la mitica statuetta.
Sempre nel weekend parte un nuovo progetto della Mostra, il Pesaro Film Festival Circus, uno spazio a cura di Giulietta Fara dedicato ai bambini delle scuole primarie con workshop e laboratori d’animazione con maestri d’eccezione come Saul Saguatti, Michele Bernardi e lo Studio Croma e una selezione di film per l’infanzia in anteprima italiana.
Lunedì 21 prenderà finalmente il via il Concorso Pesaro Nuovo Cinema, con 16 opere in gara (una selezione sarà presente anche su MyMovies) e due giurie dedicate: una composta da studenti e una professionale con il montatore, sceneggiatore e regista Walter Fasano, l’attore e regista Edoardo Gabbriellini e la scrittrice Eleonora Marangoni. Si inizierà al Teatro Sperimentale alle 15.00 con earthearthearth di Daïchi Saïto, regista giapponese trapiantato in Canada che parte dagli imponenti paesaggi delle Ande per realizzare immagini sempre più astratte, producendo una ipnotica riflessione sulla Terra, seguito da This Day Won’t Last di Mouaad el Salem, un’opera prima sorprendente, girata in totale clandestinità ai confini della Tunisia per esprimere l’urgenza del filmare all’interno di un contesto di oppressione e da Augas Abisais, del galiziano Xacio Baño, il quale ripercorre la storia di un suo antenato, chiamato a combattere la Guerra civile spagnola ancora adolescente, attraverso documenti ufficiali e il racconto della propria nonna. Alle 17.30 sarà poi la volta del primo italiano in gara, Adriano Valerio con The Nightwalk, incentrato su confinamenti e fughe di un uomo bloccato a Shanghai durante la pandemia; che sarà seguito dal primo dei sei lungometraggi del Concorso: There are not Thirty-Six Ways of Showing a Man Getting on a Horse dell’argentino Nicolás Zukerfeld, nel quale l’ossessione per il western del regista si fa riflessione sul cinema classico americano e spy story intorno alla mitica frase di Raoul Walsh del titolo.