Pesaro.- Divisi da poco più di mille chilometri, ma uniti da un saldo legame di amicizia. Pesaro e Novi Grad Sarajevo, sempre più vicine: «Si rafforza e si rinnova una collaborazione importante tra due realtà, che si basa su una stretta relazione politica, economica, culturale, turistico e soprattutto sociale», così il vice sindaco e assessore alla Bellezza Daniele Vimini, in visita nella città della Bosnia ed Erzegovina dove ieri ha incontrato il sindaco Semir Efendić.
«Pesaro e Novi Grad Sarajevo sono gemellate dal 2018, ma alle spalle c’è un forte legame che unisce i due Comuni da più di vent’anni. Uno scambio e un confronto continuo di reciproche esperienze, di attività condivise e congiunte, che possono favorire un miglioramento reciproco. Un rapporto concreto che si basa sui principi di collaborazione e valori universali di democrazia, uguaglianza e stato di diritto».
È grazie all’impegno delle associazioni del nostro territorio come Time for peace and development se in questi anni, tra le altre cose, «si sono attivate raccolte fondi per la creazione di borse di studio, favorito adozioni a distanza e finanziato un’aula di psicomotricità».
Il viaggio è stato anche l’occasione per visitare la scuola elementare “Aleksa Santic”, «con cui la nostra città ha un legame speciale dai tempi del conflitto». In questi anni, con l’organizzazione no-profit Lutva «abbiamo lavorato sugli scambi tra le scuole del territorio e promosso la conoscenza del cammino percorso negli anni ’90 nei Balcani e fatto conoscere la Bosnia di ieri e di oggi ai giovani; e così, insieme, favorito legami fortissimi tra le due municipalità. Il mio pensiero non può che andare a Gianfranco Di Dario, che questa scuola l’ha frequentata tantissimo, spendendosi con generosità, da volontario e cooperante».
Oggi l’incontro con Muamer Tinjak, ex preside della scuola Aleksa Santic, ora direttore del Stidentski Centar IZ-e u BiH, un istituto di nuova costruzione e a basso impatto energetico, rivolto al perfezionamento di studenti di scuole superiori i e università da tutta la Bosnia ed Erzegovina. «C’è una grande volontà di ripartire con progetti che coinvolgano Pesaro e la possibilità di mettere a disposizione la struttura per l’ospitalità dei nostri studenti. Filoni su cui sicuramente cercheremo sponde sono quelli legati all’ Erasmus, di cui Muamar è stato un pioniere in Bosnia, e le opportunità offerte dal programma di Europa Creativa».
Il vice sindaco ha incontrato anche l’ambasciatore italiano a Sarajevo Marco Di Ruzza, una visita «proficua per i programmi culturali ed educativi della città di Pesaro a sostegno della cooperazione delle nostre realtà associative, con un occhio particolare ai progetti di internazionalizzazione e di promozione culturale e musicale. Abbiamo parlato anche di una presenza pesarese e marchigiana nella prossima “Settimana della cucina italiana nel mondo” che si terrà anche qui in novembre».