Pesaro la città più vivibile delle Marche, Ascoli l’ultima

Ascoli Piceno 29 ottobre.- Pesaro è la città più vivibile delle Marche. La città di Rossini, dopo diversi anni, è riuscita a scalzare Macerata dalla prima posizione. È quanto emerge da Ecosistema Urbano 2019, la ricerca di Legambiente, Ambiente Italia e Il Sole 24 Ore sulle performance ambientali dei capoluoghi di provincia presentato a Mantova. Piazzandosi al 6° posto della classifica nazionale, Pesaro fa un bel balzo in avanti in classifica (era infatti 17° lo scorso anno): migliora nei tre indici relativi agli inquinanti atmosferici che erano già ampiamente entro i limiti, diminuisce nei consumi idrici pro capite e scende al di sotto del 30% di acqua persa dalla rete (è al 27,6%, era al 32,1% lo scorso anno). Nella città di Rossini resta però praticamente ferma la percentuale di rifiuti raccolti in modo differenziato (oggi il 65,6%, nel 2017 era al 66,1%), e aumenta di poco il monte rifiuti prodotti. Pesaro si conferma, inoltre, città ciclabile sulla scia del successo della Bicipolitana ed è nona assoluta (con 20,31 metri equivalenti ogni 100 abitanti) per infrastrutture dedicate alla ciclabilità.

Al 15° posto della classifica nazionale, Macerata si distingue positivamente riguardo la raccolta differenziata dei rifiuti, giunta al 75,5% del totale, ed è tra le migliori per  la percentuale di abitanti serviti dalla raccolta porta a porta (91,9%). La città dello Sferisterio, inoltre, risulta virtuosa per la percentuale di dispersione di acqua in rete, riuscendo a contenere le perdite sotto il 15%. A pesare sulla città, invece, la scarsa presenza di piste ciclabili e di aree pedonali.

Al 42° posto, Ancona perde otto posizioni rispetto allo scorso anno e non riesce a brillare nella classifica nazionale. A pesare sul piazzamento del capoluogo, il dato relativo alla percentuale di raccolta differenziata, che si attesta al 54,7%, ben al di sotto della percentuale minima prevista dalla legge e la produzione di rifiuti urbani (520 kg/ab/anno). Le poche aree pedonali fruibili e la scarsa presenza di piste ciclabili (circa 1,37 metri equivalenti ogni 100 abitanti), inoltre, non aiutano a scalare la classifica nazionale e la percentuale di dispersione di acqua in rete è piuttosto alta (oltre il 30%). Nota positiva, invece, l’alto utilizzo da parte dei cittadini del trasporto pubblico locale, con una media di 110 viaggi per abitante all’anno.

La performance negativa di Ascoli Piceno,che si piazza al 58° posto è invece dovuta a prestazioni insufficienti in gran parte degli indicatori presi in considerazione, anche se va sottolineato che la città recupera ben dieci posizioni in classifica rispetto allo scorso anno  soprattutto grazie al miglioramento della percentuale di raccolta differenziata, che si attesta al 64,7% (prima era al 47,3%). A pesare invece sulla città, il basso utilizzo da parte dei cittadini del trasporto pubblico locale (solo 22 viaggi per abitante all’anno), l’alto numero di morti/feriti ogni 1000 abitanti (8,2) e l’alto tasso di motorizzazione auto (69 auto circolanti ogni 100 abitanti). Scarso anche il patrimonio di aree verdi, disponibili per ciascun cittadino, presente sul territorio comunale.

 

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