Pesaro.- Taglio del nastro per il Museo Archeologico Oliveriano restituito alla città nell’allestimento interamente rinnovato. Una tappa preziosa quella di ieri, all’interno del percorso verso Pesaro Capitale Italiana della Cultura 2024. E a proposito di Pesaro 2024, il museo è stato ammirato in anteprima anche dai rappresentanti delle città finaliste a Capitale Italiana della Cultura 2024 ospiti a Palazzo Almerici per le battute finali della Masterclass conclusiva del progetto ‘Cantiere Città’ promosso dal MIC e realizzato dalla Fondazione Scuola dei Beni e delle Attività Culturali.
Per il sindaco Matteo Ricci l’inaugurazione del Museo Oliveriano è ‘un appuntamento cui tenevamo tantissimo e che siamo contenti sia caduto nelle giornate della Masterclass finale del progetto “Cantiere Città” durante le quali – grazie al Ministero della Cultura e alla Fondazione Scuola dei beni e delle attività culturali -, stiamo discutendo insieme a tante altre città che come noi meritavano di essere Capitale italiana della Cultura, di come costruire il nostro futuro sempre più intorno alle politiche culturali. Siamo molto contenti di riaprire le porte del Museo Archeologico – ha aggiunto Ricci – uno tra i luoghi più importanti di Pesaro: qui c’è un pezzo di storia unico e non sempre conosciuto come dovrebbe.
Il nuovo percorso del Museo documenta mille anni di storia del territorio – dal periodo piceno alla tarda età imperiale – e si articola in quattro sezioni espositive, vere e proprie chiavi di narrazione dell’intero corpus delle collezioni: la necropoli picena di Novilara, il lucus pisaurensis (importante luogo di culto connesso alla romanizzazione del territorio, scoperto dallo stesso Olivieri sulla collina di Santa Veneranda), il municipio di Pisaurum e il collezionismo settecentesco. All’interno di queste macro-aree l’esposizione è organizzata in ordine cronologico per singoli argomenti.