Pesaro, riapre l’area archeologica di Colombarone

Pesaro.- Con il mese di aprile e con l’arrivo di turisti e visitatori per la Pasqua, l’offerta culturale di Pesarp  diventa più ricca. Dal primo aprile riaprono al pubblico l’area archeologica e l’antiquarium di Colombarone, zona immersa nel verde del Parco San Bartolo tra Marche e Romagna ma anche un ‘luogo’ fondamentale per la conoscenza del periodo tardoantico nel settore medio-adriatico.

A suggellare la riapertura di questo importante tassello che fa parte del circuito di Pesaro Musei e si aggiunge alle altre importanti sedi archeologiche della città (la domus di via dell’abbondanza e il Museo Archeologico Oliveriano), sabato primo aprile erano presenti: Daniele Vimini, vicesindaco e assessore alla Bellezza del Comune di Pesaro, Silvano Straccini direttore generale della Fondazione Pescheria – Centro Arti Visive, Silvano Leva presidente dell’Ente Parco Naturale Monte San Bartolo, Brunella Paolini direttrice dell’Ente Olivieri, Jolanda Filippini presidente del Quartiere 6 San Bartolo.

A Colombarone sono conservati i resti di una ricca residenza tardo-imperiale sulle cui strutture, a partire dalla metà del VI secolo d.C. si insedia il complesso cristiano della basilica di San Cristoforo ad Aquilam. Collocato negli spazi della chiesetta ottocentesca recuperata dallamministrazione comunale, lAntiquarium completa la proposta esponendo i reperti rinvenuti durante i 25 anni di scavi e offrendo visibilità a settori dellarea non inseriti nella visita. Si tratta di un piccolo museo che parla ad un pubblico universale e offre nuovi strumenti di comprensione della storia più antica del territorio.

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