Pesaro. – La società civile pesarese si è mobilitata per salvare l’antico pino marittimo piegato dal vento nove giorni fa. L’albero monumentale si trova in viale Trieste, sul lungomare, presso l’ex colonia Villa Marina. “Abbiamo inviato l’appello domenica 6 ottobre,” spiega Roberto Malini, co-presidente di EveryOne Group, “e già riceviamo una risposta confortante da parte dell’Assessore alla Sostenibilità Maria Rosa Conti. L’Assessore ha allertato riguardo a questo caso la professoressa Giulia Galli, coordinatrice della Consulta della Sostenibilità, in vista della predisposizione del Piano generale del verde e del nuovo regolamento del verde pubblico, uno dei cui allegati riguarda proprio gli alberi di pregio”.
Come è precisato nel testo dell’appello al Comune di Pesaro e alla Soprintendenza Archeologia per le Province di Ancona e Pesaro e Urbino, l’imponente pino marittimo è stato inclinato dal libeccio (che è più spesso chiamato “garbino” nel Pesarese) sabato scorso e attualmente è giudicato pericoloso per i passanti.
Vigili del fuoco e polizia locale sono intervenuti e hanno transennato il pino per garantire la sicurezza, mentre l’amministrazione comunale sta decidendo la sua sorte. Fra le opzioni elencate prima dell’appello si valutava anche l’abbattimento della pianta. Trattandosi di albero monumentale, il pino è tutelato dalla Legge n. 10 del 14/01/2013, che mira a valorizzare il nostro patrimonio arboreo caratterizzato da particolare valore ecologico, botanico, culturale e paesaggistico. Si tratta di una pianta sana e per questo la società civile si sta impegnando nella sua difesa.
“Il pino monumentale di viale Trieste deve essere salvato,” prosegue Roberto Malini, “perché non si tratta di un albero malato ed esistono precise tecniche per raddrizzarlo. Ove non fosse possibile, si può comunque posizionare presso il muretto del lungomare un supporto in acciaio verticale a forcella, atto a sostenerne il peso, garantendo la sicurezza dei passanti”. La richiesta da parte degli ambientalisti è stata recepita e ora ci si augura che le istituzioni si diano da fare per preservare il prezioso pino monumentale, che fa parte a buon diritto dell’importante patrimonio paesaggistico e naturalistico della città di Pesaro.