Ascoli Piceno.-A fronte della difficile situazione che le imprese di acconciatura ed estetica stanno affrontando la Cna nazionale – settore Benessere – ha attivato un’iniziativa congiunta con Confartigianato e Casartigiani. In particolare è stata appena lanciata una petizione (http://chng.it/kQY4SsphXp) con il duplice obiettivo di coinvolgere cittadini e imprese a sostenere la richiesta al Governo di consentire la riapertura delle attività anche in zona rossa.
Afferm Francesco Balloni, direttore della Cna Picena: “E’ un settore che ha investito in sanificazione e sicurezza, quindi non può continuare a essere penalizzato con il rischio di lasciare pericolosi spazi liberi all’abusivismo incontrollato”.
“Intollerabile la disattenzione del Governo nei confronti delle nostre imprese – rimarca dal canto suo il neonato gruppo di lavoro eletto in assemblea dalla Cna Picena, e che raccoglie i mestieri artigiani di parrucchiere, estetista e odontotecnico. Le disposizioni contenute relativamente alle zone rosse, che hanno confermato la chiusura dei centri estetici e addirittura revocato l’autorizzazione all’apertura dei saloni di acconciatura, concessa dagli ultimi decreti. Il settore, a tutela di clienti e dipendenti, si è dotato di tutte le garanzie necessarie a riaprire saloni di acconciatura e centri estetici nella massima sicurezza, rispettoso delle più rigorose norme e procedure igienico-sanitarie. Non è un caso che saloni di acconciatura e centri estetici, in questi mesi, non abbiano rappresentato fonte di contagio. Tali imprese garantiscono, infatti, la massima sicurezza anche per le modalità di svolgimento dell’attività: lavorando su appuntamento, non generano assembramenti.”
“Regolari” in affanno e gli abusivi? La chiusura delle attività legali, inoltre, sta provocando – precisa Luigi Passaretti, presidente della Cna Picena – il dilagare dell’abusivismo. Con la rischiosa conseguenza che, proprio a causa degli abusivi che operano indisturbati, senza rispettare alcun tipo di protocollo o misura di sicurezza, il virus possa diffondersi largamente e con rapidità”.
Nel frattempo le imprese regolari stanno facendo i conti con una drammatica situazione finanziaria. Il centro studi della Cna regionale delle Marche ha elaborato dati, relativi al 2020, che non lasciano dubbi della situazione pesantissima che sta vivendo il settore, in tutta Italia e nella nostra provincia. Lo studio mirato per le imprese della provincia Picena parla si un significativo calo del settore acconciatura e di un vero e proprio crollo del settore manicure e annessi.
Le responsabili Cna Benessere e sanità Ascoli Piceno Monica Fagnani e Monia Capriotti, aggiungono: “In questi giorni ci stiamo confrontando costantemente con la categoria per cercare di proporre soluzioni e cercare di far comprendere alle istituzioni che con i protocolli sulla sicurezza già molto rigidi sia i saloni degli acconciatori che i centri estetici operano nella massima regolarità e correttezza ed essere chiusi nei giorni antecedenti a festività è un grave ed ulteriore danno”.
“Imporre la chiusura delle attività i benessere e sanità – conclude Francesco Balloni, direttore della Cna Picena – rappresenta una condanna a morte per l’intero settore. Le imprese non riusciranno a resistere ancora per molto e la disperazione potrebbe scivolare lungo una china pericolosa. Chiediamo, pertanto, al Governo segnali immediati di attenzione, modificando le modalità per ottenere i contributi a fondo perduto e permettendo ad acconciatori ed estetiste di riprendere la propria attività”