Popolo della Famiglia : “Basta mascherine a scuola “

Ancona.- Il Popolo della Famiglia Marche rilancia quanto annunciato dal suo presidente Mario Adinolfi che comunica l’adesione del PdF alla manifestazione del 4 maggio di Italexit al ministero della Pubblica Istruzione: “Ho sentito Gianluigi Paragone e gli ho assicurato l’appoggio del Popolo della Famiglia per la mobilitazione nazionale per liberare gli studenti dalle mascherine nelle scuole il 4 maggio prossimo -afferma Adinolfi. Sono un papà di tre ragazze e trovo insopportabile il bavaglio a cui sono costrette per ore e ore, propaggine di una serie di norme irrazionali che hanno vessato per due anni il popolo italiano. Le famiglie italiane, con la calura che sale nelle classi, trovano ingiusto costringere i nostri figli alla mascherina per ore e ore al giorno. Come Popolo della Famiglia siamo lieti di appoggiare Italexit sia nella manifestazione davanti al ministero della Pubblica Istruzione che nelle contemporanee mobilitazioni in tutta Italia, a difesa dei nostri ragazzi e, viene da dire, della razionalità delle norme che non possono liberare dalle mascherine tutti gli adulti e costringervi per ore al giorno tutti gli studenti. Ora basta, lo grideremo in piazza”.

Personale scolastico demansionato

Aggiunge Fabio Sebastianelli, coordinatore regionale, per le Marche, del Popolo della Famiglia:
“Ci è arrivata notizia che nelle scuole marchigiane il personale scolastico non vaccinato, anche se non più sospeso dal lavoro, viene demansionato e passa dalle 18 ore settimanali alle 36 del personale ATA.  Viene da chiedersi: al loro posto verranno assunti supplenti? Verranno spesi dunque soldi in più per far coprire loro una cattedra che era già coperta? Qual è il senso di aggiungere delle ore se non per infliggere una punizione?
Tutto questo, quando in Italia e nelle Marche ci sono famiglie e aziende che non arrivano a fine mese, è uno sperpero oltre che un’aberrazione del tutto ingiustificata! Addirittura viene fatto in una maniera che definire poco ortodossa è un eufemismo: un’insegnante è stata interrotta e “rimossa” durante la lezione, venendo , in questo modo, umiliata e discriminata di fronte ai suoi studenti. Questo è inaccettabile! L’Ufficio Scolastico Regionale non pensi che staremo in silenzio di fronte ad atti di questo genere”

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