Ancona 21 luglio.- Nelle Marche nel 2017, le famiglie in condizioni di povertà relativa sono l’8,8% del totale. Complessivamente parliamo di 358.352 persone a rischio di esclusione sociale. Lo rende notto la Cgil regionale, che ha elaborato gli ultimi dati Istat sulla materia. Le persone più esposte sono quelle che vivono in famiglie con un reddito equivalente inferiore al 60 per cento del reddito mediano disponibile cioè “ in condizioni di grave deprivazione materiale, che non riescono a sostenere spese impreviste, sono in arretrato nei pagamenti di mutui, affitti, bollette, o non riescono a riscaldare adeguatamente l’abitazione, o vivono in nuclei familiari a intensità lavorativa molto bassa.” Sempre nelle Marche i minori a rischio di povertà sono 163.232 di cui 38.745 in condizioni più disagiate degli altri.
“Si tratta di dati drammatici che rendono evidente come sia ancora diffusa la condizione di disagio di tante persone – dichiara Daniela Barbaresi, Segretaria generale della CGIL Marche. Peraltro, la povertà non accenna a scendere nonostante l’occupazione torni complessivamente a salire. Segno questo del peggioramento delle condizioni di lavoro e di reddito di tanti lavoratori e soprattutto lavoratrici”.
Nelle Marche, infatti, continua a crescere esponenzialmente il lavoro precario e quello a tempo parziale, in gran parte involontario, che hanno eroso progressivamente il lavoro stabile e a tempo pieno, e non garantiscono condizioni di reddito adeguato: i contratti part time interessano un lavoratore su 3, con una retribuzione media lorda annua che non arriva a 11mila euro.
Aggiunge Barbaresi: “Purtroppo questa situazione conferma come ormai anche avere un lavoro non sia sufficiente a garantire una vita dignitosa e anche per questo è urgente affrontare il tema della qualità del lavoro e delle retribuzioni: dunque, anziché pensare di estendere l’utilizzo dei voucher, una delle forme di lavoro peggiori e meno tutelate, occorre chiedersi come incrementare salari, produttività, consumi e investimenti”.
Una misura importante di contrasto alla povertà è costituita dal REI: secondo i dati dell’INPS relativi al primo trimestre 2018, nelle Marche risultano 1.340 nuclei familiari percettori del Reddito di inclusione (REI) con un totale di 3.341 persone coinvolte e un importo medio percepito di 256,74 euro mensili. Peraltro, occorre ricordare che dal 1° luglio è stata ampliata la platea dei beneficiari del REI poiché, per averne diritto, non è più necessario avere in famiglia almeno un minore, un disabile, una donna in gravidanza o un disoccupato over 55.