Privacy europea. Grande maggioranza delle imprese non in regola, rischio sanzioni

Ascoli Piceno 21 settembre.- Aziende del  territorio molto indietro con la privacy. Almeno il 70% di esse, secondo fonti imprenditoriali ascolane,  non si è ancora adeguata al nuovo Regolamento europeo sul trattamento dei dati personali , che è entrato in vigore il 25 maggio 2018. E per questo molte rischiano di pagare multe salatissime, che vanno dal 4% del fatturato fino a diversi milioni di euro per le più grandi. L’obiettivo del Gdpr, che sta causando notevoli problematiche alle imprese e ai professionisti già oberati da una massa considerevole di obblighi burocratici- locali nazionali e comunitari, sarebbe quello di fornire maggiori tutele ai consumatori e ai clienti in materia di trattamento dei dati stessi. Aumentando nel contempo la trasparenza nell’attività delle aziende e la loro responsabilità. Ma a 4 mesi dall’entrata in vigore del nuovo Regolamento , nelle Marche sembra essere cambiato poco. “Occorre adeguarsi il prima possibile, meglio se entro l’anno in corso – spiega il presidente provinciale di Conflavoro Ascoli  , Simone Marcelli – altrimenti si rischiano sanzioni che possono provocare pesanti conseguenze finanziarie agli operatori di tutti i settori, già alle prese con molte difficoltà da affrontare sul piano fiscale e burocratico, oltre a quelle concrete quotidiane e legate ad un quadro economico e di mercato che in diversi settori stenta a riprendere slancio. Conflavoro – conclude Marcelli – è pronta ad affiancare le imprese nell’azione di superamento di questi ostacoli e di soluzione delle questioni più urgenti .” La riforma della privacy in Italia, si applicherà  comunque in maniera graduale. Dopo l’entrata in vigore , a partire dal 19 settembre , del  decreto legislativo  di attuazione n.101/2018, alle aziende sarà garantito un periodo transitorio da controlli e ispezioni di 8 mesi.

 

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