Adolescenti sempre piu aggressivi. Ma nessuno fa nulla..

Ancona.-“Aggressività e disturbi psicosomatici sono fra i primi disturbi degli adolescenti durante la seconda fase del coronavirus”. Lo ha detto Katia Marilungo, presidente dell’Ordine degli Psicologi delle Marche intervenendo al webinar “Il coraggio delle relazioni: il senso di precarietà psichico in epoca Covid-19 organizzato dal “Circolo +76″ di Osimo con il patrocinio dell’assemblea legislativa regionale e dell’Ordine degli Psicologi delle Marche.

Un affermazione che segnala un quadro allarmante che  è sotto gli occhi di tutti- docenti, famiglie e forze sociali, le quali però subiscono da tempo le pesanti limitazioni alle libertà deciso dalle istituzioni, che sono condizionate da una parte del mondo scientifico e sanitario che ignora le cure alternative al virus già presenti e punta solo alla vaccinazione di massa. Costringendo anche i bambini piccoli a indossare per ore le mascherine a scuola !

“Con il lockdown e le sue successive fasi – ha affermato la Marilungo – la famiglia ha rivestito tre ruoli: è stata al tempo stesso luogo di lavoro, di studio ma anche di isolamento e le conseguenze che oggi ravvisiamo, dati alla mano, su bambini ed adolescenti sono allarmanti: secondo lo studio della Società italiana delle cure primarie pediatriche, effettuato su duemila pediatri, l’80% dei medici segnala un aumento di comportamenti problematici e quasi la totalità (98%) lo segnala sui bambini.”

Nei bambini i sintomi manifestati sono episodi di pianto inconsolabile, con una continua richiesta di attenzioni, inappetenza e disturbi del sonno. “Non mancano momenti in cui cercano rifugio a causa del grande senso di paura, alternati a manifestazioni di urla, scoppi di rabbia e aggressività verso oggetti e personale, reazioni riscontrate anche in preadolescenti ed adolescenti” continua la Presidente dell’Ordine degli Psicologi.

“Alla collera e all’aggressività verbale, nel caso dei più grandi, si associano anche le prime forme di ansia, tristezza e bassa autostima, mentre fra i disturbi psicosomatici i più diffusi sono il mal di testa ed il mal di pancia”.

A risentirne non è solo l’umore, ma anche una serie di azioni che vengono controvertite: le lezioni scolastiche online comportano “difficoltà di concentrazione ed attenzione, nonché un generale rifiuto di fare i compiti”, anche in ragazzi che fino a questo periodo non avevano dato segnali di insofferenza verso l’attività didattica. “Questi sono tutti segnali tangibili di disturbi da stress post traumatico relativi al comportamento” ha concluso la psicologa.

Una situazione pericolosa oltre che preoccupante, insomma per l’infanzia e la gioventù di oggi, che forse mondo politico e forze sociali dovrebbe valutare nella loro portata e nelle loro conseguenze, quando decidono per un presunto rischio sanitario che coinvolgerebbe tutta la società, di prorogare solo divieti e restrizioni che stanno provocando enormi ripercussioni alla vita civile e morale presente e futura.  E ciò quando anche lo screening di massa nelle Marche ha dimostrato che solo il 99,6% delle persone sottoposte a tampone non sono risultate positive al covid ed anche quello 0,4% di positivi presenti non sono da considerare malati. Non sarebbe arrivato il momento di abbassare la tensione generale sulla vicenda e rafforzare il sistema della sanità per quelli che hanno veramente bisogno di essere curati ?

Comments are closed.