Un passo importante verso la tutela dell’ambiente anche attraverso la ricerca e l’innovazione. E’ quello fatto dall’Università Politecnica delle Marche che ha appena firmato un accordo con due grandi enti accademici della Cina: il Central South University of Forestry and Tecnology e l’Hunan Academy of Forestry. L’intesa favorisce lo scambio reciproco di docenti e studenti provenienti dalle università coinvolte nella collaborazione e rappresenta il risultato di una sinergia nata tra Giuseppe Corti, docente dell’ateneo marchigiano e Cristiano Varotti – rappresentante della Regione Marche presso la sede dell’Hunan, con i referenti scientifici dei due enti cinesi.
L’accordo è il frutto di un progetto ricerca di “Soil Remediation” proposto da Corti e Varotti e prevede lo sviluppo di prove sperimentali sia in campo che in laboratorio con lo scopo di studiare delle soluzioni valide per il recupero funzionale di suoli inquinati da metalli pesanti. Durante la seconda visita in Hunan i docenti del Politecnico Marche hanno visitato sia i campi sperimentali nei quali sono in corso le prove del progetto, sia i laboratori presso i quali i giovani ricercatori cinesi stanno eseguendo le analisi sui campioni di suolo contaminato. Negli stessi incontri sono stati attivati proficui contatti dell’Ateneo di Ancona con altre realtà di ricerca cinesi, impegnate nello studio dell’estrazione di olio da semi di camelia sinensis, presso il National Engineering Research Center Of Oiltea Camelia. Durante la permanenza in Cina sono stati anche molto apprezzati diversi seminari sulle tematiche inerenti la Scienza del suolo.