San Benedetto del Tronto (Ap) 13 novembre.- Ha fatto il capogruppo del Partito Democratico in Consiglio regionale per 4 anni. Ma adesso, a 7 mesi dalle elezioni per il rinnovo dell’assemblea marchigiana, è passato a Italia Viva. Questo subito dopo l’ultima “Leopolda” di Renzi, a Firenze. Non ha aspettato un attimo il consigliere Fabio Urbinati ad entrare nel nuovo “partito” dell’ex Premier. E d’altronde l’aveva già lasciato capire a fine settembre, quando Italia Viva è stata ufficializzata.
Ora l’ex Dem di San Benedetto, guarda già al futuro e alle prossime elezioni regionali. Con un cavallo diverso, seppur sempre nell’area di centrosinistra. Ma con l’obiettivo chiaro di presidiare soprattutto l’area moderata e cattolica, quella centrista appunto, per poi trattare con gli altri. “Siamo pronti a dialogare con tutti – spiega Urbinati a margine della presentazione a Monteprandone del programma degli eventi di Natale. Dipenderà molto dai programmi e dalle strategie che verranno messe in campo. ”
Tradotto, dipenderà dal rapporto che il Partito Democratico avrà con il Movimento 5Stelle, divenuto adesso più problematico per l’esito delle disastrose elezioni in Umbria, oltre che per le frizioni nel Governo nazionale.
“I grillini hanno chiesto discontinuità con il passato – ricorda il consigliere – ma ora bisognerà vedere se il Pd accetterà questo cambiamento, e quale strade si prenderanno. Noi siamo disposti a discuterne”.
Discontinuità vuol dire in sostanza, non candidare più Ceriscioli alla presidenza della Regione Marche. Ma non è chiaro al momento chi potrà sostituirlo, e a chi spetterà l’indicazione del nome del candidato. Naturalmente Urbinati non si sbilancia in questa direzione, e con il suo nuovo gruppo politico sta alla porta. Ma sa già che Italia Viva conterà molto nella prossima tornata elettorale. Sia per i voti che potrà sfilare al Pd, che ha renziani fedeli in molte zone della regione, che per quelli che potrà poi attirare da una Forza Italia che non è più quella di un tempo ( Mara Carfagna ha già fatto outing pro Renzi) .
“E’ vero si, facciamo paura anche a Forza Italia – conferma il consigliere sambenedettese, rispondendo ad una precisa domanda – e gli stiamo già prendendo dirigenti, come la coordinatrice provinciale di Macerata. Ma è presto per dire quali risultati in concreto potremmo ottenere. ” Insomma, per il partito nascente di Renzi potrebbe esistere un futuro anche nelle Marche. Soprattutto in uno scenario aperto come quello attuale, almeno nella vasta area politica e sociale che si contrappone alla destra. Se però Italia Viva rafforzerà il possibile schieramento anti-Salvini ( con i Pentastellati divisi ma costretti all’alleanza) o gli farà perderà consensi, facendo vincere per la prima volta il centrodestra nella Regione, saranno solo le urne a dirlo.