Da giugno i residenti con reddito Isee inferiore ai 10mila euro non pagheranno più il ticket di 10 euro sulle ricette per le prestazioni specialistiche . Lo ha deciso la giunta regionale delle Marche su proposta del Presidente – e assessore alla sanità – Luca Ceriscioli. “Un segno di attenzione verso chi ha più bisogno ed è in maggiore difficoltà”, spiega il governatore. Il provvedimento viene giudicato positivamente dalla Cgil, sindacato che negli ultimi mesi è stato molto critico in relazione alle scelte della Regione in materia socio-sanitaria. Ma con alcune precisazioni : “L’eliminazione del superticket era una richiesta da noi avanzata da tempo – sostiene la Segretaria regionale Daniela Barbaresi – e che non fa che adeguarsi a quanto hanno fatto già altre regioni come l’Emilia Romagna e la Toscana. E’ sufficiente per rispondere alle necessità delle fascie deboli ? Non proprio – continua la Barbaresi – perchè per evitare che sempre più cittadini, anche nelle Marche rinuncino a curarsi per problemi economici, occorre adeguare i servizi sanitari presenti sul territorio e aumentare gli investimenti pubblici. ”
La Segretaria ricorda che non solo dal 2011 nel settore sanitario ” si è solo tagliato” ma che il Fondo nazionale per il comparto è fermo a 114 miliardi mentre invece i bisogni delle persone, soprattutto quelle più anziane sono molto aumentati, negli ultimi anni : “Sarebbe urgente adeguarlo alla realtà attuale – afferma la Barbaresi – soddisfacendo la domanda di sanità che arriva dalle fascie più in difficoltà della popolazione, senza ulteriori spese per il cittadino. E ciò con tempi di attesa ridotti, Case della salute, consultori , residenze assistenziali che vadano oltre il puro discorso dell’efficienza ospedaliera. ” Quanto al Piano socio-sanitario regionale, la Segretaria Cgil spiega che dopo i primi confronti “c’è stata un apertura da parte della Regione, ma è necessario vedere a quali risultati concreti essa porterà”. Un nuovo incontro è previsto per l’8 maggio.