San Benedetto (Ap) 28 settembre.- In aumento nelle Marche le operazioni sospettate di essere tentativi di riciclaggio di denaro. Tra il 2017 e il 2018 quelle segnalate alle Autorità sono passate da 2059 a 2426, con un aumento del 17,8% . Una dato e soprattutto un trend molto preoccupante ( vale il 2,2% del totale nazionale) che è emerso durante un seminario sulle nuove regole del settore, organizzato a San Benedetto dalla Banca del Piceno. Basti segnalare che nel vicino Abruzzo, le stesse operazioni sospette sono state nel 2018 solo 1312, la metà di quelle marchigiane. Secondo Leone Salicona, presidente dell’istituto di credito le banche conoscono meglio i propri clienti di qualsiasi altro elemento del sistema antiriciclaggio e, dunque, incrociando bene dati qualitativi e quantitativi possono abbassare sensibilmente le soglie di rischio”.
Non si comprende però, e allora come queste operazioni stiano crescendo in maniera così sostenuta. Anche perché sono molti i soggetti pubblici e privati che agiscono nell’ambito finanziario, per controllare e se possibile evitare che il denaro “sporco” arrivi a destinazione. Finendo poi per essere ripulito ed entrare nel sistema legale. Possibile che nell’era informatica e tecnologica in cui viviamo non si possa arrestare o frenare questo allarmante fenomeno ?
Comunque sia nel convegno di San Benedetto si sono approfondite tutte le problematiche del settore, e sono state illustrate tutte le nuove incombenze che gravano sugli intermediari finanziari. Hanno partecipato tra gli altri, Albino Farina, Presidente del Consiglio Notarile dei Distretti di Ascoli Piceno e Fermo, Tommaso Pietropaolo, Presidente dell’Ordine degli Avvocati di Ascoli Piceno, Carlo Cantalamessa, Presidente Dottori Commercialisti , il Maggiore Roberto Bizzocco, della Guardia di Finanza.