Rifiuti, i Comitati : “No alle Marche come pattumiera d’Italia”

Dai Comitati marchigiani che si occupano di tutela dell’ambiente e controllo della gestione dei rifiuti, riceviamo e pubblichiamo come contributo al dibattito :
Subito una moratoria per lo stop ai biodigestori proposti senza pianificazione pubblica. I sottoscritti comitati e le sottoscritte associazioni di cittadini vogliono portare all’attenzione dei marchigiani una gravissima problematica che sta interessando tutta la Regione. Si stanno infatti proponendo ed autorizzando in tutti gli ambiti provinciali megabiodigestori anaerobici per il trattamento della FORSU (Frazione Organica dei Rifiuti Solidi Urbani) per una capacità totale di trattamento fino a 5/6 volte l’attuale deficit impiantistico del territorio marchigiano e pari a quasi il doppio dell’intera FORSU prodotta in Regione.
La grave inadempienza della politica e delle ATA (Assemblee Territoriali d’Ambito), che a distanza di anni dai termini previsti dalle norme non hanno ancora presentato i Piani d’Ambito per la gestione dei rifiuti, ha portato al proliferare di proposte progettuali che appaiono completamente fuori da ogni reale logica di pubblica utilità, volte solamente ad ottenere una marea di milioni di euro di soldi pubblici in incentivi.
In fondo all’articolo riportiamo il dettaglio dei dati di fabbisogno regionale nonché quelli sulle proposte progettuali attualmente presentate o addirittura già al vaglio degli enti deputati alle autorizzazioni. Le recenti esternazioni dell’assessore regionale all’Ambiente Aguzzi che ha dichiarato di aver sollecitato le ATA al fine di riattivare i percorsi di pianificazione appaiono purtroppo  insufficienti in quanto gli iter autorizzativi dei progetti presentati stanno comunque andando avanti e sussiste perciò il
rischio concreto che i Piani d’Ambito arrivino quando già i progetti o gli impianti saranno stati autorizzati.
Tutto questo comporterebbe un richiamo ed un traffico di rifiuti da fuori regione per essere trattati nei costruendi impianti, in palese contrasto con il principio di prossimità stabilito dalle vigenti norme, secondo il quale i rifiuti debbono essere trattati più vicino possibile ai territori in cui vengono prodotti. E soprattutto, trasformando inaccettabilmente le Marche in una sorta di “Pattumiera d’Italia”, con evidenti rischi per l’Ambiente e quindi per la Salute e per la quotidianità dei cittadini marchigiani.
Riteniamo fondamentale che la Regione, ma anche le province le ATA e tutti i sindaci, ognuno per le proprie competenze, si adoperino affinché venga dichiarata celermente una MORATORIA per tutti gli impianti proposti, fino all’approvazione ed alla sottoposizione definitiva a Valutazione Ambientale Strategica di tutti i Piani d’Ambito provinciali.

Alcuni dei comitati scriventi hanno già depositato osservazioni e diffide nelle sedi autorizzative e presso le autorità competenti con tutte le argomentazioni giuridiche che supportano una tale scelta orientata verso la sospensione o il rigetto degli iter e l’insediamento solo ed esclusivamente degli impianti che realmente servono al territorio.
La corretta pianificazione è il solo strumento che permette una preventiva reale valutazione delle alternative (possibili e già operative in diverse realtà italiane) e, soprattutto, che può evitare proposte che appaiono palesemente assurde come gran parte di quelle oggi in corso, troppo spesso più simili a mere speculazioni  che a vere e proprie operazioni industriali.
Tramite la Pianificazione vengono contemperate valutazione tecniche e discrezionali e, grazie anche ai dovuti passaggi partecipativi con i soggetti interessati, è possibile arrivare alla valutazione di ciò che davvero serve ai territori, in un’ottica di esclusiva pubblica utilità.
Qualsiasi apprezzamento da parte anche di soggetti o enti pubblici nei confronti di certi megaimpianti appare perciò oggi, senza Piani di Ambito approvati, un inaccettabile favoritismo che nulla ha a che vedere con il bene comune. Nei prossimi giorni intraprenderemo iniziative congiunte per informare i cittadini marchigiani della incresciosa situazione e del pesante attacco che stanno subendo tutti i territori della regione, oltreché per fare in modo che una sacrosanta proposta di moratoria venga immediatamente presa in considerazione da tutti gli Enti coinvolti, Regione in primis.
Riportiamo infine qui di seguito i dati (e le relative fonti) dai quali si deduce il reale fabbisogno regionale e,contestualmente, l’impressionante sovradimensionamento delle innumerevoli proposte pervenute presso le varie province. ”

Fabbisogno impiantistico per trattamento FORSU – Regione Marche
FORSU prodotta (anno 2018): 236.331 tonn.
FORSU recuperata in impianti con sede in Regione (anno 2018): 165.271 tonn.
Fabbisogno impiantistico regionale: 236.331 – 165.271 = 71.060 tonn. (30% del totale)
(Fonte: ARPAM, Rapporto Rifiuti Marche 2017/2018, Ottobre 2018-Gennaio 2020)
Impianti proposti per il trattamento della FORSU
Fermo:
capacità di trattamento: 35.000 t/anno di FORSU da raccolta comunale e limitrofi.
soggetto proponente: Asite surl – ex partecipata oggi privata (https://www.asiteonline.it/
località: San Biagio, Fermo, presso l’attuale centro raccolta
http://www.provincia.fm.it/via/procedimenti/asite-via-digestore-discarica
Relluce (Ascoli Piceno):
capacità di trattamento: 40.000 t/anno FORSU
soggetto proponente: Ascoli Servizi Comunali srl (partecipata pubblica al 60%)
https://www.provincia.ap.it/archivio41_via_0_134_672_1.html

Force (Ascoli Piceno):
capacità di trattamento: 68.000 t/anno (50mila FORSU + 18mila Verde)
http://www.provincia.ap.it/archivio41_via_0_133_672_1.html
Proponente: 4R srl società del gruppo veos (https://www.veosgroup.it ).
località: San Salvatore, comune di Force a 30 Km dalla costa e dalle vie di comunicazione.
Torre San Patrizio (Fermo):
capacità di trattamento: 50.000 t/anno di FORSU
soggetto proponente: Ecoelpidiense (ex partecipata, oggi società privata che già gestisce i rifiuti della valle
faleriense https://www.ecoelpidiense.it/la-storia-di-ecoelpidiense-ascoli-piceno/ )
località: San Pietro, Comune di Torre San Patrizio
http://www.provincia.fm.it/via/procedimenti/variante-in-corso-dopera-al-progetto-approvato-con-det-dirn342-rg
PROVINCIA DI ANCONA:
capacità di trattamento: 71mila t/anno
soggetto proponente: ATA2 – Ancona
località: da definire

VALLEFOGLIA (PU):
capacità di trattamento: 105mila t/anno
soggetto proponente: Marche Multiservizi spa
località: Talacchio
https://box.cst.pu.it/index.php/s/NtM4JEZ2pyEfgmo
Tolentino (MC)
capacità di trattamento: 60 mila t/anno
soggetto proponente: COSMARI
https://www.cronachemaceratesi.it/2021/02/02/progetto-da-oltre-20-milioni-per-il-nuovo-digestoreanaerobico/1492641/
Totale: 429mila t/anno di capacità per le proposte attualmente in corso, a fronte di un
fabbisogno complessivo di 236mila t/anno e di una esigenza impiantistica aggiuntiva regionale
di circa 71 mila t/anno!!!

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