Ascoli Piceno 13 giugno.- Otto appuntamenti complessivi, dal 15 giugno fino al 22 settembre, con escursioni in quasi ogni weekend, concerti in quota – compreso uno al Lago di Pilato, sul Monte Vettore – reading teatrali in inglese ( su testi di Cesare Catà), laboratori di erboristeria ed altro ancora. E’ il Festival dell’Appennino edizione 2019, presentato oggi ad Ascoli presso la sede della Bottega del Terzo Settore (Fondazione Carisap). All’incontro hanno partecipato il fondatore del Festival, Andrea Antonini, il presidente dell’Associazione Appennino Up, Carlo Lanciotti, il reesponsabile dell’Associazione Libero Spirito, Stefano Treggiari e la guida turistica Valeria Nicu. Per loro e per i numerosi Comuni, organismi, compagnie e sodalizi che sono partner del progetto, l’obbiettivo è quello di valorizzare i luogi delle aree montane del sud delle Marche e rilanciarne l’attratività turistica dopo lo sconvoglimento provocato dal terremoto.
La prima tappa della kermesse, giunta già al suo ottavo anno – fu sospesa solo nel 2016 – e che si svolgerà tutta nel Piceno, sarà a Spelonga di Arquata sabato prossimo, con una manifestazione intitolata “Aspettando la Festa Bella” – evento che rievoca d’estate la battaglia di Lepanto tra cristiani e musulmani del 1572, alla quale parteciparono molti arquatani – e che prevede una camminata di 5,5 km fino alla Madonna dei Santi, musica con suoni africani e teatro in lingua inglese. Il secondo incontro è invece in programma a Venarotta venerdi 21 giugno, con inizio nel pomeriggio e poi passeggiata, degustazioni , musica al chiaro di luna e reading letterari.
A fine giugno poi, domenica 30, l’escursione forse più bella del Festival ma anche più impegantiva ( 5 ore) salendo da Foce di Montemonaco fino al Lago di Pilato, a 2 mila metri di quota. Chi ce la farà, potrà godere non solo dello spettacolare e unico paesaggio locale, ma anche di un originale concerto di violino dedicato al poeta e astrologo trecentesco Cecco d’Ascoli, morto sul rogo perchè considerato eretico. A Montemonaco si tornerà ancora sabato 6 luglio, con un percorso tra Altino e S.Maria in Pantano di 8 km tra meravigliosi boschi e faggeti, seguito da conferenze, concerti d’arpa e una performance sempre nella lingua di Shakespeare, ambientato nel mito della Grotta della Sibilla. Dai Monti Sibillini, venerdi 12 luglio si scenderà ad Acquasanta Terme, per scoprire gli scenari disegnati in millenni dalla natura , con il tufo e il travertino mentre l’incontro seguente sarà a settembre ( sabato 7), con protagonista il borgo di Palmiano, poco a nord di Ascoli, che prevede ta l’altro un laboratorio di tisaneria per raccontare l’antica tradizione della scelta e della cura con le erbe. Ultimi due appuntamenti a Cervara di Ascoli il 22 settembre e il sabato successivo, 28 del mese ad Acquasanta Terme con l’escursione finale alla Grotta del Petrienno.