Ancona.- Lo spettro di un nuovo lockdown si aggira sulla provincia di Ancona. L’aumento recente dei casi di positività al coronavirus- ma positivo ricordiamo, non vuol dire malato – sta facendo preoccupare la Regione Marche e le istituzioni locali. Nell’ipotesi che le statistiche, anche queste molto incerte, dovrebbero confermare questa tendenza al rialzo, c’è le eventualità che possa essere disposta la zona rossa per il territorio provinciale. Cna di Ancona si è detta subito contraria al progetto, che evidentemente peggiorerebbe di nuovo non solo le condizioni di vita dei residenti ma quelle di numerose attività e imprese.
“Chiediamo alla Regione di intervenire in maniera chirurgica nei comuni in zona sud e nell’entroterra- scrive Cna – dove sono emersi i casi che preoccupano, evitando il lockdown generalizzato a tutto il territorio provinciale. Sarebbe sbagliato stabilire una zona rossa indiscriminata in tutta la provincia anconetana, poiché anche in questo caso vale il principio, a noi caro, secondo il quale i provvedimenti per risultare efficaci debbono essere mirati e puntuali e non generalizzati, sia quando richiedono sacrifici, che quando riconoscono agevolazioni e ristori. ”
Il nuovo lockwodn rischia di frenare la ripartenza di alcuni comparti che è gia in corso, a cominciare dall’edilizia. Per questo Cna Ancona sostiene che bisogna tenere alta l’attenzione sul virus ma anche evitare chiusure di un intero comprensorio.