Romanini confermato presidente di Bovinmarche. In regione 3800 allevamenti

Pesaro 4 luglio.- Sarà ancora Domenico Romanini a guidare gli allevatori marchigiani di Bovinmarche. La decisione è arrivata nei giorni scorsi nel corso dell’assemblea dei soci della cooperativa. Romanini, 48 anni, titolare di un allevamento bovino a Mercatello sul Metauro e dirigente di Coldiretti Pesaro Urbino, è al suo terzo mandato. Nella nostra regione sono presenti 3800 allevamenti con 48mila bovini (quasi la metà di razza Marchigiana, secondo una stima di Coldiretti Marche su dati dell’Anagrafe zootecnica nazionale). La maggior parte degli allevamenti produce carne che, nella nostra regione, vanta il Vitellone bianco dell’Appennino centrale, Igp che insieme all’altra dell’Agnello del Centro Italia genera 9,6 milioni di euro l’anno di valore (dati Ismea Qualivita). Carne tracciata e di alta qualità che si affaccia su un mercato che vede, tuttavia, minori consumi.

Secondo un’analisi Coldiretti Marche su dati Istat, negli ultimi 10 anni le famiglie italiane che mangiano carne bovina almeno una volta alla settimana sono diminuite del 13%, un calo minore rispetto alle Marche (- 15%). Si mangia meno ma più di qualità visto l’incremento dell’offerta delle aziende Bovinmarche verso la ristorazione commerciale, gli agriturismi, le mense. E anche dall’emergenza sanitaria qualche insegnamento è arrivato. “L’esperienza Covid – spiega Romanini – ci ha mostrato che la vendita a domicilio è un servizio davvero gradito dalle famiglie. Dovremo lavorare sul suo sviluppo. Per il resto siamo molto soddisfatti del lavoro portato avanti in questi anni per aumentare la qualità di una carne oggi pareccchio apprezzata. Nei prossimi anni ci dovremo concentrare sul ricambio generazionale delle nostre aziende che dobbiamo rendere sempre più competitive per affrontare i mercati”.

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