Senigallia (An). A quasi due anni dall’inizio della crisi covid, le condizioni delle classi popolari non fanno che peggiorare. Lo scorso anno, l’Italia ha subito una perdita delle ore lavorate pari al 13,5% e – solo nel periodo che va da aprile a settembre 2020 – sono fallite oltre 500 imprese al giorno. Malgrado la prima “ripresa” di quest’anno, la situazione non è ancora tornata ai livelli pre-covid, e questi ultimi non erano a loro volta tornati ai livelli pre-crisi 2009. Non è quindi solo la gestione sanitaria, accentuata da anni di tagli e privatizzazioni, che ha gravato sulle spalle di molte personr ma anche un processo di deindustrializzazione e precarizzazione del lavoro che durante l’emergenza ha accelerato il passo.
Col carovita che avanza, con la precarietà a cui i giovani sono costretti, con i fondi del PNRR che ancora si attendono, il futuro sembra poco tutto roseo.
Per superare questo situazione,
la proposta del partito di Potere al Popolo a sostegno di chi è n difficoltà, è un salario minimo per tutte e tutti.
‘La classe politica che ci ritroviamo oggi tutta raccolta attorno al banchiere Draghi – afferma Pap- non ha la minima intenzione di imporre un cambio di marcia e si preoccupa di rappresentare esclusivamente gli interessi di chi delocalizza la produzione per cercare margini di profitto più alti, e non gli interessi di chi – a causa di quelle delocalizzazioni – perde il lavoro e non sa più come tirare a campare.
Sono un centinaio i tavoli di crisi aperti al MISE: GKN, Gianetti, ABB, Elica, Whirpool e molti altri. Nelle Marche – aggiunge il partito- sappiamo bene di cosa stiamo parlando. Il nostro tessuto industriale è via via più misero, soprattutto a causa di chi decide di seguire le catene del valore del capitale europeo investendo altrove e lasciando miseria nella nostra regione.
Quello che non si dice è che una soluzione c’è, e c’è anche un disegno di legge, appena pubblicato al Senato. Il testo è stato scritto dagli stessi lavoratori della GKN di Campi Bisenzio (FI) con l’ausilio di un gruppo di giuslavoristi, tra i quali ci sono anche quattro attiviste del Telefono Rosso di Potere al Popolo, e ha come prima firma quella del nostro senatore, Matteo Mantero.”
Ddl per contrastare le delocalizzazioni
Il ddl prevede un sistema di contrasto alle delocalizzazioni finalizzato al mantenimento della produzione e della occupazione su tutto il territorio. Inoltre, può prevedere anche la cessione d’azienda, o di rami della stessa: in questo caso, eventuali cooperative di lavoratori avrebbero il diritto di prelazione sull’acquisto, con il sostegno della Cassa Depositi e Prestiti.
Di questo si parlerà venerdì 10 dicembre alle 17:30 a Senigallia con Francesca Maffei, coordinatrice del gruppo di avvocati e giuristi che ha esteso l’articolato, e Massimo del Collettivo di Fabbrica della GKN, con i simpatizzanti di Potere al Popolo Ancona, presso la sede di “Altra idea di città” in Piazzale Medaglie d’oro.
Alle 19:30, è stata anche organizzata presso l’Area verde Borgo Ribeca , un’assemblea pubblica con Marta Collot.A seguire, alle 20.30, ci sarà una cena sociale.